DACCA – Una sezione di Appello della Corte suprema del Bangladesh ha respinto un estremo ricorso del leader del maggior partito islamista contro la sua condanna a morte per omicidi e atrocita’ commessi durante la guerra di indipendenza dal Pakistan del 1971.
Lo riferisce oggi il portale di notizie BdNews24. Motiur Rahman Nizami, capo del partito Jamaat-e-Islami, e’ stato condannato l’anno scorso da un tribunale speciale per i crimini di guerra per 16 capi di imputazione, fra cui genocidio, omicidio, tortura, stupro e distruzione di proprieta’. Il rigetto del ricorso di Nizami, formulato dal presidente della Corte suprema Surendra Kumar con la sola parola “respinto!”, toglie l’ultimo ostacolo giuridico alla sua impiccagione, restando ora solo l’improbabile ipotesi di una grazia presidenziale.