Hillary e Trump testa a testa a Washington

Tensioni e scontri al comizio del candidato repubblicano

WASHINGTON – Hillary Clinton vince le primarie nello Stato di Washington per i democratici. Un successo che puo’ aiutarla ad uscire dall’angolo in cui tenta di spingerla Bernie Sanders ma che non le fa ottenere alcun delegato. Nelle primarie democratiche in questo Stato, infatti, non sono in palio delegati, sono gia’ stati assegnati con i caucus tenutisi in marzo, dove Sanders ha incassato 74 delegati contro i 27 dell’ex first lady.  Per i repubblicani, invece, Donald Trump ha vinto le primarie sempre nello Stato di Washington. Con oltre il 50% delle schede scrutinate e’ al 76%. Tuttavia, anche se vincesse tutti i 44 delegati in palio comunque non raggiungerebbe ancora la maggioranza per conquistare ufficialmente la nomination.

Tensioni al raduno di Trump. Bruciate t-shirt con suo slogan

La polizia ha riferito di aver effettuato alcuni arresti ad Albuquerque, New Mexico, all’interno dell’edificio dove il candidato presidenziale repubblicano ha tenuto un comizio.  Durante l’intervento il tycoon e’ stato ripetutamente interrotto dai suoi oppositori che hanno gridato, mostrato cartelli di protesta e hanno opposto resistenza all’intervento della polizia.

 Trump li ha derisi dicendo loro ‘andate a casa dalla mamma’ e a uno di loro ha chiesto ‘quanti anni ha questo bambino? Ha ancora i pannolini’. I fan del magnate hanno replicato cantando ‘costruire il muro’, un riferimento al muro che Trump vuole erigere al confine col Messico.  Tafferugli anche all’esterno con le forze dell’ordine, che secondo le varie agenzie avrebbero usato lo spray urticante e lacrimogeni, anche se la polizia smentisce. I manifestanti hanno bruciato e lanciato t-shirt e altri oggetti con lo slogan di Trump, ‘Make America Great Again’.

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