La sfida principale del G7, quella dei migranti

ISE-SHIMA (GIAPPONE) –  La piu’ grande crisi di migranti in Europa dalla Seconda Guerra mondiale e’ un problema “mondiale” che deve essere affrontato in maniera solidale: e’ quanto hanno convenuto i leader del G7 che hanno promesso un aumento di aiuti e invitato a far fronte alle cause delle migrazioni.

“Il G7 riconosce che i movimenti in grande scala dei migranti e dei rifugiati rappresentano una sfida mondiale che richiede una risposta mondiale”, si legge nella dichiarazione finale, sottoscritta dai leader in chiusura del summit in Giappone. “Siamo impegnati -si legge ancora nel comunicato- ad aumentare gli aiuti globali per soddisfare i bisogni immediati e a lungo termine dei rifugiati e delle altre persone sfollate e quelle delle comunita’ di accoglienza”. Nel comunicato non e’ indicata alcuna cifra. Ma secondo il cancelliere tedesco Angela Merkel il gruppo ha deciso di focalizzarsi quest’anno “in particolare sull’Iraq” e fornira’ a Baghdad 3,6 miliardi di euro. Parallelamente, sottolinea il G7, si devono affrontare le “cause profonde” di questi massicci spostamenti di popolazione”, spostamenti causati da conflitti, fragilita’ delle istituzioni, insicurezza, fattori demografici, economici e ambientali, nonche’ i disastri naturali. “Il G7 ricorda che “solo accordi politici duraturi conclusi all’interno dei Paesi di origine, tra cui la Siria, porteranno soluzioni permanenti ai problemi degli spostamenti forzati, in particolare dei rifugiati”. Nel 2015, circa 1,3 milioni di migranti, in gran parte in fuga da Paesi in guerra come Siria e Iraq, hanno chiesto asilo all’Unione Europea, piu’ di un terzo in Germania.

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