PARIGI – Contro le riforme del lavoro francesi si shcierano adesso anche i ferrovieri che da stasera incroceranno le braccia.
La proclamazione di uno sciopero da parte di tre sindacati delle ferrovie francesi – SNCF – dovrebbe provocare da stasera un’agitazione certamente importante ma non dell’ampiezza che si potrebbe immaginare”, secondo il sottosegretario ai Trasporti, Alain Vidalies.
Il motivo è innanzitutto che, a differenza della CGT, Sud Rail e UNSA, l’altra forte rappresentanza sindacale – la CFDT – ha ritirato il preavviso di sciopero contro la riforma del lavoro. E anche da parte della CGT, e del suo segretario Philippe Martinez, c’è da ieri sera il chiaro segnale che non si chiede più il ritiro del jobs act ma si punta a discutere con il governo per alcune modifiche. La Cfdt si è dichiarata soddisfatta delle trattative con la direzione e con il governo, sulla base di quella che appare in queste ultime ore la strategia di Francois Hollande: fermezza sulla riforma del lavoro, flessibilità e concessioni sulle richieste specifiche delle categorie. Anche su questo piano, il dialogo con la CGT sembra però più difficile, dal momento che questo sindacato chiede, per i ferrovieri, un ulteriore taglio (da 35 ore settimanali a 32) dell’orario di lavoro. Una richiesta che il governo ha dichiarato irricevibile. Le previsioni parlano di uno sciopero che coinvolgerà fra il 30 e il 40% del traffico nazionale. Al momento senza scadenza, prorogabile di giorno in giorno.