Iraq. Isis lapida donna per adulterio

MOSUL –  I jihadisti dell”organizzazione dello Stato islamico (Is) hanno lapidato a morte una donna accusata di adulterio nella città di Mosul, nel nord dell’Iraq. E” quanto hanno riferito fonti locali e testimoni al sito di notizie siriano ”Aranews”.

La polizia religiosa dell”Is, ossia la ”hisba”, aveva arrestato la donna nel distretto di al-Tahrir, a Mosul, con l”accusa di aver commesso adulterio, e la corte islamica locale ha deciso di lapidarla in pubblico. “Centinaia di persone si sono radunate di fronte alla moschea di Zahraa, a est di Mosul, per assistere all”esecuzione”, ha riferito l”attivista locale Abdullah al-Malla. Secondo alcuni testimoni, l”Is avrebbe obbligato un gruppo di civili a partecipare al lancio di pietre contro la donna. “Hanno chiesto alla gente di partecipare all”esecuzione, affermando che essendo nel sacro mese di Ramadan dovremmo mostrare rispetto per la legge di Dio e che la donna meritava la morte perché adultera”, ha riferito un testimone locale, che ha preferito restare anonimo.

Come ha riferito il capo del ”Nineveh media centre”, Raafat al-Zarari, “dall”inizio di Ramadan i jihadisti dell”Is hanno intensificato la loro presenza per le strade e i controlli sulla popolazione per punire chi non digiuna. Quando non riescono a trovare chi accusare – ha aggiunto – si inventano dei reati per colpire la gente, come è accaduto alla donna lapidata nel distretto di al-Tahrir”. Esattamente un anno fa, i jihadisti dell”Is occupavano la città di Mosul, capoluogo della provincia di Ninive, nel nord dell”Iraq, dedicandosi incessantemente alla distruzione del patrimonio storico e religioso della città e terrorizzando la popolazione. Da allora, centinaia di persone sono state giustiziate con le modalità più crudeli, come è accaduto la settimana scorsa, quando 19 ragazze yazide sono state arse vive dentro gabbie di ferro per essersi rifiutate di concedersi sessualmente ai jihadisti.

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