Giappone: il killer: “Ho ucciso i disabili per liberarli dalle sofferenze”

TOKYO- Un giorno dopo la strage in Giappone che ha visto un ex dipendente di un centro per disabili uccidere 19 persone armato di un coltello e ferirne altre 26, emergono i primi dettagli dall’inchiesta della polizia.

L’uomo, secondo le ricostruzione dell’interrogatorio, ha detto di non aver rimorso e di avere compiuto il gesto per ‘liberare i disabili dalle loro sofferenze’. Il 26enne Satoshi Uematsu, che si è costituito alla stazione dei polizia di Tsukui pochi minuti dopo l’attacco, nella prefettura di Kanazawa, è stato arrestato dalla con l’accusa di omicidio multiplo. I dottori hanno accertato che la maggioranza delle vittime sono state colpite da fendenti al collo e presentavano tagli fino a 10 centimetri di profondità. el frattempo è stata trovata e messa sotto sequestro la vettura usata e lasciata parcheggiata dall’omicida. Al suo interno sono stati rinvenuto cavi sporchi di sangue insieme a panni, e l’auto presentava diverse ammaccature, frutto di probabili incidenti e tamponamenti. I vicini di casa dell’omicida, interrogati dalla stampa locale, descrivono il 26enne come una persona allegra e sempre disponibile. Il padre è un insegnante elementare e sembrerebbe che il figlio volesse avviarsi verso la stessa professione. Lo stesso omicida, secondo i vicini, aveva iniziato un apprendistato nelle vicinanze per diventare maestro di scuola.  

 

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