Onu prolunga mandato inchiesta su uso armi chimiche in Siria

NEW YORK  – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha prolungato di un anno, fino a novembre 2017, il mandato all’inchiesta incaricata di determinare la responsabilità degli attacchi chimici in Siria. Una risoluzione in questo senso, presentata dagli Stati uniti, è stata adottata in maniera unanime dai 15 paesi del consiglio, compresa la Russia che è alleata di Damasco.

Prevede che il mandato del Meccanismo d’inchiesta congiunto (Joint Investigative Mechanism, JIM) possa in seguito ancora essere prorogato, se “verrà ritenuto necessario”. L’ambasciatrice americana Samantha Poert ha sottolineato che “il JIM è uno strumento necessario per lotare contro l’impunità”. Ha inoltre affermato che ci sono “prove credibili di numerosi altri attacchi chimici realizzati dal regime siriano”. Il suo collega russo Vladimir Safronkov, dal canto suo, has posto l’accento sulle “abbondanti prove di utilizazione delle armi chimiche da parte di organizzazioni terroristiche” e ha chiesto che gli inquirenti “non cedano alla pressione di alcuni paesi” per porre sotto accusa Damasco.  

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