Siria, Aleppo est divisa in due. Liberati 8 quartieri

ALEPPO – Le truppe governative siriane hanno liberato otto distretti nella parte orientale della citta’ di Aleppo, evacuando 2.500 civili e obbligando 42 militanti ad arrendersi.

Lo rende noto il Ministero della Difesa russo. “Il 27 novembre – riferisce una nota -, le truppe governative siriane hanno liberato 8 quartieri nella parte orientale di Aleppo. Nel corso dell’operazione, 42 insorti hanno lasciato la zona di al-Kadisiya, hanno rifiutato di continuare la guerra e hanno deposto le armi”. “Piu’ di 2.500 civili, tra cui piu’ di 800 bambini, sono stati evacuati dai quartieri liberati”, ha detto il ministero, aggiungendo che i militari siriani hanno arrestato diversi ribelli che hanno cercato di mescolarsi agli sfollati.

Aleppo est è ormai tagliata in due dalla presenza delle forze di Damasco, secondo la tv di Stato siriana. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani i ribelli che combattono il regime di Assad hanno ormai perso il nordest della città. Stamani, secondo l’Osservatorio, sono caduti nelle mani dell’esercito i quartieri di Sakhur, Haydariya e Sheikh Khodr, mentre le forze curde hanno conquistato l’area di Sheikh Fares.

Le forze curde non sono ufficialmente alleate di Damasco, ma l’opposizione ritiene che collaborino con il governo nell’operazione per la riconquista della città. “I ribelli hanno perso il controllo di tutti i quartieri a nord di Aleppo est e questa è la loro sconfitta più grave da quando hanno preso metà della città nel 2012″ ha detto il direttore dell’Osservatorio Rami Abdel Rahman. I media di stato siriano riferiscono della cattura di Haydariya e Sakhur e trasmettono immagini di civili in fuga dalla città. L’esercito ha ripreso l’offensiva per la riconquista di Aleppo due settimane fa, sperando di infliggere un colpo devastante alla ribellione. Il quotidiano siriano Al-Watan, vicino al regime, dice che l’esercito sta avanzando velocemente. La prossima fase dell’operazione sarà “dividere l’area restante in distretti di sicurezza che saranno controllati facilmente e in seguito conquistati” scrive Al Watan. L’avanzata quindi “convincerà gli armati ad arrendersi o ad accettare la riconciliazione nazionale alle condizioni dello Stato siriano”.

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