Adottare un bambino da single? Per la Suprema Corte si può

ROMA – Anche in Italia i single potrebbero adottare un bambino.

Il parere è stato espresso dalla Corte di Cassazione che con sentenza numero 3572, depositata oggi in tribunale, ammette la possibilità che il Parlamento possa legiferare positivamente in materia. “Il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell’ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante”, si legge nella sentenza.

Per il momento si tratta di un parere tra l’altro espresso su un caso di adozione di un minore straniero da parte di una donna italiana che aveva ottenuto il via libera in Russia mentre in Italia il Tribunale per i minorenni di Genova si era pronunciato per un’adozione speciale. La donna era quindi ricorsa in Cassazione per ottenere un provvedimento di adozione piena e legittima. Il ricorso è stato respinto perché l’adozione ‘legittimante’ è consentita soltanto a coniugi uniti in matrimonio. Ma con il parere di oggi la Suprema Corte apre le porte ad una possibilità di adozione anche da parte dei single. Il motivo, spiegano i magistrati, è scritto proprio nella Convenzione di Strasburgo sui fanciulli, del 1967, che non prevede nessun divieto. Non essendoci nulla in contrario nella Convenzione, che detta le linee guide in materia di adozioni, la questione passa al Parlamento. Una legge che consente anche ai single di adottare un bambino è una possibilità che spetta al legislatore contemplare.

Immediata la replica della Chiesa. Il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia, ha commentato negativamente la sentenza: “Bisogna dare priorità al bene dei bambini, il che esige che, per quanto possibile, si assicuri loro un padre e una madre, perché il desiderio degli adulti non deve prevalere sul bene dei bambini”. Aggiunge poi la necessità di maggiori politiche a favore della famiglia e per migliorare i servizi all’infanzia. “La possibilità, in casi eccezionali, che anche un single possa adottare un bambino è già contemplata dalla legge” replica il sottosegretario Giovanardi.

Il parere favorevole della Corte di Cassazione potrebbe aprire un lungo dibattito sulla delicata questione delle adozioni da parte dei single e, successivamente, di quella delle coppie omosessuali. I Supremi giudici ritengono che i tempi siano maturi anche per l’Italia. Al momento molte nazioni contemplano queste possibilità di adozione. Ma per farlo occorre avere la residenza all’estero e aspettare il tempo necessario richiesto della legge, di solito un paio d’anni. In America e anche in Russia è prevista l’adozione da parte di persone celibi o nubili. Con il caso della mamma di Genova la situazione potrebbe cambiare rotta anche in Italia.

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