La guerra del Web. Microsoft acquista Skype per 8,5 miliardi

REDMOND (Washington) – Bill Gates ha acquistato Skype, la società che consente ad 800 milioni di utenti di telefonare in tutto il mondo gratis o quasi. La cifra sborsata dal magnate del web è di 8,5 miliardi di dollari, nonostante Skype fosse stata valutata un miliardo di dollari, soprattutto a causa dei 686 milioni di debiti che aveva accumulato. Ma per riuscire a portarsi a casa il servizio innovativo offerto da Skype, Gates non ha badato a spese, anche per battere la concorrenza degli altri due colossi di Internet: Google e Facebook, entrambi interessati all’azienda.

«L’acquisizione aumenterà l’accessibilità dei servizi video e voce in tempo reale, porterà vantaggi sia ai consumatori sia alle imprese» si legge in un comunicato. Skype diverrà una nuova divisione di Microsoft e l’amministratore delegato di Skype, Tony Bates, sarà presidente di Microsoft Skype Division. «Microsoft e Skype condividono la visione di portare innovazione e prodotti ai consumatori e insieme saranno in grado di accelerare i piani di ampliamento di Skype e introdurre nuove modalità per comunicare e collaborare» afferma Tony Bates. «Skype è – osserva l’amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer – un servizio fenomenale», Microsoft e Skype «insieme daranno vita al futuro delle comunicazioni in tempo reale».

Che cos’è e cosa fa Skype

Skype è stata creata nel 2003 da Niklas Zennstrom e Janus Friis già noti al popolo di Internet per Kazaa, uno dei primi controversi servizi di file-sharing. La sua offerta di telefonate gratuite o a prezzi bassi sfruttando la tecnologia Voip (Voice over ip, la telefonia via Internet) ha conquistato più di 800 milioni di utenti, 124 milioni connessi al mese, di cui 8.1 milioni paganti. Ha un giro d’affari di 860 milioni di dollari e una perdita di 7 milioni. Lo scorso 17 gennaio ha superato la soglia dei 28 milioni di persone collegate al servizio nello stesso momento. Questo il know-how di Skype, che nessun concorrente possiede (vedi FaceTime di Apple e Google Voice Android). Il servizio funziona in due modalità: peer-to-peer e disconnesso. La prima permette di effettuare telefonate completamente gratuite e funziona solamente se il mittente e il destinatario sono collegati a Internet e connessi tramite il software Skype. Un funzionamento analogo a qualsiasi sistema di messaggeria istantanea. La seconda, invece, permette di effettuare telefonate ad utenze telefoniche fisse o mobili di utenti non collegati tramite computer. Con questa modalità a pagamento (nome commerciale SkypeOut), la comunicazione corre sulla Rete fino alla nazione del destinatario, dove viene instradata sulla normale rete telefonica del Paese. I costi ridotti sono dovuti al fatto che la telefonata sfrutta i normali mezzi della trasmissione telefonica solamente in prossimità della destinazione, per tratte caratterizzate dal basso costo delle telefonate locali. Ad esempio, se si telefona da Roma a Sidney, solamente quando i dati arrivano a Sidney sono riconvertiti in analogico e trasmessi. L’azienda ha avuto due grossi blackout: il primo nel 2007, il secondo più recente, fine dicembre 2010, quando è andato in panne il sistema d’interconnessione peer-to-peer su cui si basa il servizio provocando disagi e proteste in tutto il mondo. La società si è poi ampiamente scusata sul suo blog e sulla sua pagina Twitter. Nel 2005 Skype è stato comprato da eBay 3 per 2.6 miliardi di dollari. Successivamente, la casa d’aste online ha ceduto il 70% della società a un gruppo di investitori. Negli ultimi mesi la compagnia ha lanciato importanti novità: un servizio a pagamento per le videochiamate di gruppo, anche per l’utenza professionale; la nuova versione dell’applicazione per iPhone, iPad e iPod Touch che consente di fare e ricevere videochiamate; ma ha anche aperto alle inserzioni pubblicitarie, una mossa guardata con attenzione dagli analisti in vista della possibile quotazione in Borsa della società.

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