Terremoto Emilia. Scossa di magnitudo 5,1. Il periodo sismico durerà a lungo

BOLOGNA  –   È di magnitudo 5.1 la forte scossa sentita in serata nel nord Itala alle 21,20. L’epicentro, , secondo i primi accertamenti della Protezione civile dell’Emilia-Romagna,  ha avuto epicentro tra i comuni di Concordia e San Possidonio, in provincia di Modena.

La violenta scossa durata alcuni secondi è stata avvertita distintamente a Milano alle 21.20 e anche a Padova dove la gente si è riversata per strada e in Trentino Alto Adige. Si è sentita soprattutto ai piani alti degli edifici sia a Trento che a Bolzano e ha creato qualche preoccupazione. Secondo le informazioni che continuano ad arrivare nei social network l’ultimo evento sismico è stato avvertito in gran parte del nord-est.

Secondo il  sismologo dell’Ingv Alessandro Amato  il periodo sismico conseguente alle scosse registrate in questi giorni durerà a lungo. «La scossa di questa sera di magnitudo 5.1 registrata alle 21.20 – ha detto Amato – è avvenuta a 9,1 chilometri di profondità e ha riguardato la zona del modenese già attiva da alcuni giorni dopo l’evento del 29 maggio di magnitudo 5.8. Da allora quella zona del settore occidentale che comprende un’area di 15-20 chilometri – ha aggiunto l’esperto – si sono registrate tantissime scosse di magnitudo inferiore a 4 e oggi pomeriggio di magnitudo 3.8 e poi stasera di 5.1; l’area dunque è la stessa dei giorni passati e si tratta a tutti gli effetti di una replica della scossa del 29 maggio».
Caratteristica di quella zona rilevata anche in anni passati, ha ricordato il sismologo, è la durata del fenomeno sismico. A
 distanza di pochi giorni si sono registrate anche punte di 5.8 e il periodo sismico durerà a lungo.

La Protezione civile dell’Emilia-Romagna e le forze dell’ordine sono al lavoro per verificare se la scossa di terremoto di questa sera abbia provocato nuovi danni nelle zone già colpite dal sisma di questi giorni.

Al momento si ha notizia del crollo della Torre dell’Orologio che si trovava nella piazza centrale di Novi di Modena. Il campanile era stato già lesionato dalle precedenti scosse. Crolli sono registrati a Finale Emilia, San Possidonio e Novi di Modena. Lo rende noto la Protezione civile sottolineando però che i crolli si sono verificati solo nelle cosiddette zone rosse, quelle già evacuate a causa delle precedenti scosse.
Non si segnalano per il momento persone ferite. Paura e smarrimento tra gli abitanti dei paesi colpiti dalla scossa. Sia nelle tendopoli sia negli alloggi di fortuna allestiti davanti ai giardini delle abitazioni private, dopo il sisma si sono registrate scene di smarrimento, con persone che si aggiravano per le strade sia per far passare la paura, sia per confrontarsi con gli altri, sia per valutare ad occhio se ci fossero state nuove conseguenze. Al momento non si registrano feriti. 

Altre due scosse di terremoto a breve distanza l’una dall’altra, erano state registrate in serata dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La prima scossa, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, si Š verificata alle 19.48 e ha avuto una magnitudo di 3.4. Nove minuti dopo la seconda, che ha avuto invece una magnitudo di 3.8. Le località prossime all’epicentro sono i comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Cavezzo e Novi di Modena. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.

Nelle ultime 24 ore sono stati complessivamente 43 gli eventi sismici registrati.

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