G20 Messico. La parola magica si chiama crescita, licenziando i lavoratori

Aumentano i fondi firewall a 456 miliardi. Anonymous attacca il summit dei potenti. I governi: “assumere e licenziare i lavoratori con maggiore facilità”

ROMA –  “Stimolare la crescita e promuovere il lavoro”,  specie nel vecchio continente, o meglio nella zona euro, dove la crisi si è fatta più sentire negli ultimi mesi. E’ questo uno dei principali obiettivi tracciati dai leader del G20 durante il summit messicano. Insomma, come un mantra, rispunta sempre la stessa parola “crescita”. La parolina magica che sembra dire tutto e il contrario di tutto.
“Una crescita forte, sostenibile ed equilibrata rimane la massima priorità del G20, perché porta alla creazione di un maggior numero di posti di lavoro e aumenta il benessere delle persone in tutto il mondo”, si legge .  
Anche l’Fmi, il Fondo Monetario Internazionale, aveva lanciato lo stesso identico messaggio: “Promuovere la crescita è sempre importante, nella zona euro è diventato urgente”. Ma non solo. La relazione Fmi sottolinea come sia improbabile che l’Europa risolva i problemi di bilancio senza una maggiore attenzione alle politiche in tal direzione. E sentite la soluzione: “I governi europei –  si legge ancora –  dovrebbero rendere più facile assumere e licenziare i lavoratori, semplificare le regolamentazioni governative sull’economia e rendere più facile ai lavoratori trasferirsi in altri Paesi europei. Simili riforme, sostiene l’Fmi, potrebbero far aumentare la crescita nella regione del 4,5% nei prossimi 5 anni. Insomma, l’obiettivo è abbastanza evidente, ovvero quello di peggiorare ulteriormente le condizioni dell’occupazione. E fanno poco sperare anche gli elogi che Corrado Passera rivolge al premier Mario Monti: “Ha fatto un miracolo. L’Italia ha già fatto una cosa importantissima che è rientrare con credibilità su tutti i tavoli. E solo otto mesi fa era difficile crederlo. Dobbiamo portare l’Italia al di là del guado”, ha detto il ministro.

Nel frattempo il Fondo Monetario – che ricordiamo è un’organizzazione che non ha mai brillato per la sua trasparenza   –  ha assicurato l’aumento dei fondi firewall fino a 456 miliardi di euro, contro i 430 garantiti nel vertice di aprile. Insomma salgono ancora i cosiddetti fondi “salva stati”, prevalentemente composti da capitali privati e non pubblici. E il messaggio è chiaro. Paradossalmente sarebbe come dire a uno stato in difficoltà: “non vi preoccupate, se fallite ci siamo  noi pronti a comprarvi”. Come non credere a cotanta generosità mentre gran parte della popolazione europea è in gravi difficoltà economiche?

Gli stessi Paesi dell’eurozona hanno garantito il loro obolo per la causa con circa 200 miliardi. Mentre il Giappone ne verserà solo 60. Altresì contribuiranno i Paesi in via di sviluppo, nonostante Brasile, Russia, India e Cina abbiamo sottolineato che elargiranno i contributi se l’Fmi darà loro più voce in capitolo in merito alle decisioni del Fondo stesso.

Dal canto loro, sempre i membri del G20 appartenenti all’eurozona, hanno fatto sapere che prenderanno tutte le misure necessarie per proteggere l’integrità e la stabilità dell’area  e “rompere il circolo vizioso fra debito degli Stati e banche”. Probabilmente allentando la morsa del debito che gli Stati come la Spagna ha contratto con le banche e rassicurare i potenziali investitori.

Ma sarà sufficiente? Per ora i summit dei grandi della Terra hanno dimostrato il contrario. Per questo motivo i siti del vertice www.g20.org e www.g20mexico.org sono rimasti gran parte del tempo irraggiungibili,  sotto le mire dei pirati della rete Anonymous che rivolge i suoi attacchi informatici ai leader del vertice definendoli “responsabili in gran parte per la povertà del mondo”. Inoltre il gruppo di hacker ha condannato   quelle che sono state definite le enormi spese che si fanno per organizzare vertici come il G20. “Abbiamo bisogno di cambiamenti nelle politiche economiche che diano benefici alla popolazione nell’ambito di istruzione, salute e agricoltura”, si legge in un post da firmato da Anonymous Hispano.
Probabilmente se anche la  gente “comune”, quella ora in difficoltà avesse un cartello sulla fronte con scritto “Banca”, sarebbe stata salvata. Invece con le parole si rischia di finire seppelliti, specie al G20.

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Alessandro Ambrosin

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