Notte di follia in Egitto. 73 morti allo stadio di Port Said

Roma – Un Egitto ancora molto caldo. Ma questa volta non c’entrano né le temperature, né le rivolte di natura politica.

 

Una notte di vera follia ha spaventato l’ex Paese di Mubarak. Più di 70 vittime per una partita di calcio. Gli ultrà hanno dato sfogo a tutte le loro frustrazioni per aggredire i tifosi avversari.

Tutto è accaduto a Port Said, alla fine del match tra Al Masry e Al Ahly. Gli incidenti esplosi a fine partita sarebbero scaturiti dai futili motivi calcistici, a causa di annose rivalità tra le tifoserie.

Al termine dell’incontro, i tifosi della squadra vincitrice dell’Al-Masry – che ha vinto il match per 3-1- hanno invaso il campo per scontrarsi contro gli ultras avversari, rivali da sempre.

Scene di panico in mezzo e fuori dal campo, con la Polizia che cercava di ristabilire l’ordine. La maggior parte delle vittime sarebbero morte per soffocamento e per ferite dovute al lancio degli oggetti, mentre le squadre sono state costrette a rifugiarsi negli spogliatoi anche se qualche giocatore è rimasto vittima delle violenze. Infatti, nel corso degli scontri, secondo Al Jazeera, sarebbero rimasti feriti anche tre giocatori dell’Al-Ahly.

La prima decisione che è stata presa dalla Federazione, è stata quella di sospendere immediatamente, a tempo indeterminato, tutte le partite della Premier League egiziana.

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