BCE acquisterà titoli senza limiti, ma con condizioni

Pittella: non siano “ lacrime e sangue” 

ROMA – Per avere una idea di quanto abbiano pesato le decisioni assunte oggi dal consiglio direttivo della BCE basti pensare che lo spread si è sgonfiato fino a far segnare poco più di 370 punti e le borse hanno brindato su rialzi che hanno raggiunto, a Milano, il + 4,31 per cento.
La pur già attesa decisione, annunciata da Mario Draghi, di procedere ad acquisti di titoli di stato senza una fissazione a priori di limiti all’intervento, sebbene assoggettata a limiti e condizioni, è stata accolta come un cambio di rotta della BCE; una svolta interventista che aumenterebbe il livello di difesa e di difendibilità delle singole economie europee e quindi dell’area euro nel suo complesso.
La scelta di Draghi, definita coraggiosa dal vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, segna quindi un positivo punto decisivo nella guerra alla crisi, pur restando fedele ad una costruzione teorica che resta criticabile e che trascura gli effetti di politiche iper rigoriste nella carne viva dei popoli. Ma, sempre Pittella, pone interrogativi sulle condizioni che verranno poste e sul previsto coinvolgimento del Fondo monetario internazionale , nota che “ l’approccio di Washington è sempre stato quello delle “lacrime e sangue” e dell’austerità a senso unico, e si domanda  “quali altre condizioni dovrebbero essere imposte a paesi come l’ Italia e la Spagna”

Il programma di acquisto della Banca centrale

Il nome di battesimo del programma di intervento è Outright Monetary Transactions (OMT),
Il programma preesistente, il Securities Markets Programme (Smp), che era stato varato durante la presidenza Trichet, e’ stato chiuso oggi ed i titoli che la BCE aveva acquisito, pari a circa 209 miliardi di euro, resteranno nel portafoglio dell’istituto fino alla loro scadenza naturale.
La decisione del board, a specificarlo ci ha pensato Draghi in persona, non è stata unanime ma ha avuto un voto contrario, il Governatore non ha però voluto specificare chi si fosse dichiarato per il no.
Alla riunione hanno inoltre partecipato, senza diritto di voto il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, presenza piuttosto inusuale, ed il vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn, responsabile di Affari economici e euro, cliente abituale delle riunioni del Consiglio.


Blocco degli acquisti se non si rispettano gli impegni presi

Gli acquisti dell’Omt saranno condizionati al soddisfacimento di determinati requisiti da parte dei paesi che saranno interessati.Come specificato dall’Eurotower, la prima pre-condizione sarà che essi dovranno essere affiancati da simili iniziative degli altri fondi salva Stati decisi dai leader europei, l’EFSF e il suo successore l’European Stability Mechanism.
Ciò assicurerebbe una certa copertura politica, una sorta di assenso condiviso dagli esponenti politici europei, e potrebbe portare ad una accoglienza meno fredda del meccanismo da parte dei paesi più intransigenti.Nel caso di singoli paesi, inoltre, la Bce potrà cercare il coinvolgimento del Fondo Monetario Internazionale.
In caso di inadempienza da parte di un paese che non rispetti le condizioni definite sarebbe previsto il blocco degli acquisti, stessa decisione verrebbe assunta nel caso in cui  tali acquisti cessassero di essere utili. Il Consiglio Bce rivendica comunque il diritto di assumere le decisioni relative ad avvio, svolgimento e conclusione degli acquisti in assoluta indipendenza “e nel rispetto del suo mandato di politica monetaria”.

Il Fondo monetario sarà coinvolto nel programma

Preoccupante è la riflessione di Draghi secondo cui i Paesi che richiederanno l’aiuto del nuovo programma dovranno sottostare all’implementazione di un programma completo macroeconomico, o di un programma ‘precauzionale’, più leggero per i Paesi che già stanno avanzando nelle riforme. Il Fondo Monetario Internazionale sarà molto coinvolto nel programma, sia nella progettazione delle raccomandazioni per i singoli Paesi che e nel monitoraggio della loro implementazione.


Acquisto di titoli in scadenza due-tre anni

Gli acquisti riguarderanno “in particolare” i titoli con scadenze fra uno e tre anni e, punto importante, saranno in quantita’ illimitata. Potrebbero riguardare anche quel gruppo di paesi che al momento godono di programmi di aiuti, Grecia, Irlanda e Portogallo,  “nel momento in cui torneranno sul mercato” dei titoli sovrani.
Altro punto delicato, e’ la rinuncia della Bce allo status di creditore privilegiato per quanto riguarda i titoli acquistati nel programma Omt. Non potrebbe quindi ripetersi la rapina greca dei piccoli risparmiatori avvenuta in sede di ristrutturazione.
E’ stata inoltre sospesa la ‘soglia minima di rating’ fissata per accettare i titoli forniti come garanzia dai governi dei paesi oggetto di acquisti Omt o di un programma Ue-Fmi, mentre la BCE torna ad accettare come collaterali anche quei titoli in valute diverse dall’euro, ovvero dollari, sterline e yen.
Da segnalare che gli acquisti verranno completamente sterilizzati e non causeranno un incremento della massa monetaria, e molti commentatori, incluso chi vi scrive, aggiungerebbero che la massa monetaria non aumenta ‘purtroppo’.

La dichiarazione del vicepresidente del Parlamento europeo

A dirlo è il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella che ha affermato che”la scelta della Bce di procedere all’acquisto di bonds sovrani è un ottimo punto di partenza per salvare l’Europa, Gli attacchi speculativi contro l’Italia e la Spagna rendevano doveroso e inevitabile un intervento a sostegno dei titoli europeo e della stabilità della zona Euro ed evitare una fasulla spaccatura tra nord e sud, Mario Draghi si è mosso con determinazione e coraggio”
Il Presidente Pittella sottolinea però come sia necessario tenere alto il livello di attenzione su quelle che saranno poi le effettive modalità applicative del Fondo, innanzitutto per scongiurare il ripetersi di ondate iper rigoriste che strozzino l’economia.”L’ultima parola-dice- spetta ai governi degli Stati membri: nelle prossime settimane, bisognerà negoziare le condizioni per gli acquisti e l’Italia dovrà essere intransigente nel rigettare qualsiasi scenario alla greca, con un governo di fatto commissariato costretto ad un’austerità suicida“.


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