Le borse brindano al bicchiere mezzo pieno, ma cala la produzione Usa

ROMA – Si conclude una settimana che ha portato con sé segnali decisamente confusi, indicatori contrastati di andamenti contrastanti ma con le borse di mezzo mondo che vedono il bicchiere mezzo pieno e si impennano in piena allegria e forse con un pizzico di incoscienza.

La Fed ha annunciato un grosso piano di iniezione di liquidità ma ad agosto la produzione industriale è calata oltre le attese, sempre ad agosto invece le vendite al dettaglio USA sono cresciute dello 0,9% il dato migliore degli ultimi sei mesi.
Dall’Ecofin arrivano tante pacche sulle spalle per Italia e Spagna, un po’ di tempo per Atene ma niente soldi.
Il governatore della BCE intanto viene invitato a spiegare ai deputati tedeschi, che tanto lo hanno osteggiato, il nuovo piano anti-spread.

Pesano in positivo i  miliardi della Fed

Secondo i dati della Federal Reserve, nello scorso mese di agosto l’output e’ diminuito dell’1,2%, facendo segnare la peggior flessione dal marzo 2009, contro attese per un calo dello 0,3%, e facendo quindi scendere il tasso di utilizzo degli impianti al 78,2% dal 79% del mese scorso. La Fed ha inoltre rivisto al ribasso il dato di luglio, a +0,5% da +0,6%.  Ma a pesare, in positivo, sono i 40 miliardi mensili della Fed
A spingere su le borse e giù lo spread stavolta ci ha pensato Ban Bernanke, ieri la Fed ha infatti annunciato un nuovo piano di stimoli tra cui l’acquisto di titoli per 40 miliardi di dollari al mese per un periodo non specificato. Un fiume di liquidità che ha rasserenato molti operatori che hanno così preferito ignorare i dati contrastanti provenienti dall’economia reale.

Apprezzamento per Italia e Spagna e più tempo ad Atene

Dalla riunione dell’Ecofin, che è in corso a Cipro, presidente di turno, è venuto fuori un grosso apprezzamento per gli sforzi fatti da Spagna ed Italia. Il presidente della Bce scende nel dettaglio accreditando al nostro paese “straordinari progressi” nel campo delle riforme, “soprattutto se si considera quel che hanno fatto negli ultimi sei mesi in paragone a quello che non hanno fatto per cosi’ tanti anni”.
Si è inoltre discusso in termini possibilistici di assegnare più tempo alla Grecia per consentire ad Atene di mettere in campo gli interventi di risanamento, pur non destinando alla Grecia nuove risorse
Il presidente dell’Eurogruppo Juncker ha infatti dichiarato che non sarà presa alcuna “decisione politica”  “prima della seconda meta’ di ottobre” riguardo agli eventuali nuovi aiuti. Positivo l’intervento del  ministro delle Finanze austriaco, Maria Fekter, che ha dichiarato che l’eurozona e’ disposta a concedere piu’ tempo alla Grecia per applicare le misure di austerita’ concordate con la ‘troika’ pur non  aumentando l’importo complessivo del programma di aiuti. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il numero uno del FMI, Christine Lagarde, che ha valutato la concessione di più tempo alla Grecia come “un’opzione che va considerata”.Da varie fonti del governo italiano sono poi arrivate rassicurazioni sul fatto che Roma non avrà bisogno né di un ulteriore piano dettagliato e né di una nuova manovra di bilancio.

Borse in grande accelerazione. Spread in calo

Si avviano a chiudere in grande spolvero le borse europee, dopo una giornata molto tonica. A pochi minuti dalla chiusura le più brillanti sono Madrid, che vanta guadagni intorno al 3%, Milano che espone un oltre 2% e Parigi che sfiora il + 2%.
Lo spread tra Btp decennnali e Bund tedeschi con medesima scadenza si aggira intorno ai 330 punti dopo aver visto un minimo di seduta a 326 punti. Il rendimento è intorno al 5%. Per quanto riguarda Madrid, che resta sempre l’osservato speciale, il differenziale calcolato sui Bonos si ferma poco sopra quota 400 girando attorno a quota 410 punti con un tasso correlato intorno al 5,80 %.

Il Parlamento tedesco invita Draghi

Subito dopo che il presidente della Bce aveva affermato i n una intervista come gli sarebbe piaciuto poter illustrare il piano anti-spread appena approvato dalla BCE ai deputati tedeschi del Bundestag, la camera bassa di Berlino ha annunciato che effettivamente inviterà formalmente Draghi.
All’agenzia Reuters la Presidente della Commissione Bilancio, Petra Merkel ha infatti dichiarato :”Stiamo preparando l’invito e non vediamo l’ora di poter avere uno scambio di idee con il presidente della Bce”. Una occasione per poter combattere gli spettri della Repubblica di Weimar e della super inflazione tedesca che, aprendo la strada al Terzo Reich, contribuì a scrivere una delle pagine più nere della storia mondiale.

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