Europa. Milioni in piazza contro l’austerità. Camusso a Monti: un anno di disastri

ROMA – José Barroso, presidente della Commissione della Unione  europea è premio Nobel per l’austerità.

Glielo hanno  consegnato a Bruxelles i dirigenti della Confederazione europea dei sindacati ( Ces) a suggello di una grande giornata di lotta che ha mobilitato, per la prima volta tutti insieme, milioni di lavoratori di una ventitre dei ventisette  paesi dell’Ue.. Scioperi, manifestazioni, cortei, grandi assemblee,incontri con le forze politiche. Una giornata storica, mai infatti,i sindacati erano riusciti a portare  in piazza tanti lavoratori, di tanti paesi. Storie diverse, diversi i rapporti con il mondo delle imprese,diversi i contratti, le tutele sociali, avevano reso difficile una presa di posizione unitaria.

I sindacati europei insieme per la giornata di lotta

Certo non erano mancate la manifestazioni contro l’austerità sempre più unica scelta politica degli organismi della Ue.Nei singoli paesi i sindacati avevano dato vita a forti mobilitazioni, vedi  Grecia e Spagna.  E ciò aveva indebolito le lotte mentre sempre più si aggravava la situazione economica e sociale. Con questa giornata di lotta per “ il lavoro, la solidarietà, contro l’austerità”  il movimento sindacale europeo diventa un interlocutore con cui si devono fare i conti. Gli organismi della tecno burocrazia europea devono uscire allo scoperto, rispondere del loro operato a grandi masse popolari. In Italia la giornata è stata segnata da un grande sciopero generale  di quattro indetto dalla sola Cgil con più di cento manifestazioni. Ai lavoratori si sono uniti gli studenti.

Le manifestazioni  A Madrid, Lisbona e Atene
A Terni,( con Susanna Camusso) , a Roma. ( con Rossana Dettori,  segretario generale del sindacato Cgil  dei lavoratori pubblici  nel mirino del governo), a Pomigliano,  (con Landini, segretario generale Fiom), manifestazioni che hanno unificato lotte, vertenze,per il lavoro, i diritti. Ad Ancona, in  particolare , WalterSchiavella, segretario generale Fillea Cgil ha chiesto al governo un immediato intervento per mettere  il territorio in sicurezza esprimendo  cordoglio per le vittime e solidarietà a tutti coloro che sono rimasti danneggiati dallepioggie.

  Nel corso della giornata di lotta ci sono stati anche alcuni incidenti fra cui il più grave a Torino dove un agente è stato aggredito da un gruppo dei centri sociali. Scontri a  Padova, Milano, a Roma dove la polizia  per bloccare gli studenti  è intervenuta anche con i mezzi blindati. Prime notizia segnalano alcuni feriti fra i ragazzi. Una giornata segnata anche da momenti di tensione, che non ne sminuiscono il valore e il significato. Anzi dovrebbero essere un campanello d’allarme per una situazione che può diventare esplosiva.  A Madrid  nella notte sono partiti i primi assembramenti e raduni nelle maggiori piazze di Madrid. Paralisi anche dei mezzi pubblici, del settore alimentare e chiuse migliaia di attività commerciali. In seguito al blocco aereo nella penisola iberica alcune compagnie aeree spagnole e la portoghese Tap hanno cancellato centinaia di voli. Anche a Lisbona ampia adesione allo sciopero generale contro i tagli alla spesa sociale. Da mezzanotte la metropolitana della capitale si e’ fermata, così come gli autobus pubblici, che non garantiscono i servizi minimi. Alle proteste ha aderito il settore dei servizi di pulizia al completo e il 90% dei lavoratori della sanita’ e del settore ospedaliero. In astensioni dal lavoro per tre-quattro ore. L’Adedy e la Gsee – i due principali sindacati ellenici – hanno indetto per oggi un’astensione generale e convocato  una manifestazione nella centralissima piazza Klafthmonos ad Atene. Fermi i giornalisti, i docenti delle scuole elementari, medie e superiori.  Per quanto riguarda il nostro Paese bene l’andamento  dello sciopero nei diversi settori anche se proclamato dalla sola Cgil. dello sciopero generale. Dal palco allestito a Terni, dove il corteo è partito dfai cancelli delle acciaierie Thyssen Krupp, Susanna Camusso si è rivolta a Cisl e Uil che hanno deciso di non scioperare:”In questa stagione così difficile- dice- in cui cresce la disperazione ciò che un sindacato deve fare è dare un messaggio di possibilità alle persone, di non rassegnarsi”.

Terni,città simbolo dei problemi della politica europea

 “Una giornata europea di mobilitazione, ma ovviamente ci rivolgiamo al nostro governo”- sottolinea il segretario generale dellaCgil-abbiamo scelto di essere a Terni che è una città simbolo dei problemi della politica europea. Una città siderurgica da sempre, con un importantissimo stabilimento produttore di acciai particolarmente qualificati, e su questa città si è consumata una delle tante vicende della non capacità solidale dell’Europa ma invece di una concorrenza che difende Paesi più forti rispetto agli altri. In questi giorni il governo Monti compie un anno, è tempo di bilanci. Ebbene diciamolo con chiarezza: è stato un anno di disastri e di non risposte al lavoro”.  Ed ha così continuato in un discorso dai toni durissimi nei confronti del governo:”Non ne possiamo più di questa politica di austerità. Il paese è in condizione difficile, la crisi non ha smesso di mordere e se non si fa nulla per contrastarli, questi fenomeni si moltiplicano da soli fino alla sfiducia, alla disperazione dei singoli e delle piccole imprese. Sfiducia e disperazione che frantumano la società e rendono difficile immaginare la nostra unica, straordinaria arma, quella di stare insieme”. Ancora: “L’austerità sta strangolando il lavoro, impoverendo il Paese, non determinando un futuro”. “Ci rivolgiamo al governo che esegue pedissequamente una linea di austerità che determinando una profondissima recessione toglie qualunque speranza al lavoro. “

Dettori( Fp Cgil). Patroni Griffi dica quante sono le cosiddette “eccedenze”
A Roma  Rossana Dettori ha risposto al ministro Patroni Griffi in merito  alle” eccedenze”dei lavoratori del settore pubblico . Dice il ministro che non si tratta di licenziamenti, dopo aver dato il via a una fuga di notizie  in proposito. “Patroni Griffi ha ragione-afferma Dettori- chiudendo  a Piazza Farnese  la manifestazione  nel corso dello sciopero generale-parliamo di persone- ma lui nasconde la verità. Comunicare i numeri delle ‘eccedenze’ lasciando fuori i settori più colpiti non è rispettoso. Come già capitato in passato, mi trovo in accordo con il Ministro Patroni Griffi sui suoi buoni propositi. A dividerci è però la loro messa in pratica. Sarebbe stato opportuno a tal fine evitare le fughe in avanti e i proclami sulla carta stampata. Un ravvedimento tardivo, il suo, che interpretiamo come un’autocritica. Se vuole rispettare le persone che si celano dietro le cosiddette eccedenze, la fumosa formula utilizzata per evitare la parola esuberi, cominci col dare numeri completi, senza cioè depennare gli enti in cui la spending review causerà la maggiori perdite occupazionali”,

Landini: il Parlmento faccia leggi che servono a chi lavora

 Da Pomigliano Maurizio Landini, presenti esponenti di Sel, Pd, Idv,Rifondazione, si rivolge a chi “ riconosce di non aver capito due anni e mezzo fa cosa stava facendo Marchionne. “Non chiediamo mea culpa-dice-perche’ non abbiamo bisogno di polemiche. Cogliamo il fatto positivo e cioe’ che oggi tutti abbiamo capito che e’ stato un disastro”. “Non chiedo – ha proseguito Landini – che ci sia un riconoscimento alla Fiom ma che si riconosca che, se non ci fosse stata la dignita’ dei lavoratori di Pomigliano, Melfi e Mirafiori, non saremmo qui oggi a dire che Marchionne se ne vuole andare dall’Italia”. Landini ha ringraziato le forze politiche presenti alla manifestazione e ha ricordato loro che “abbiamo bisogno di un Parlamento fatto di persone perbene, che facciano leggi che servono a chi lavora. Non chiediamo mea culpa a nessuno, ma da qui in avanti il sostegno ai lavoratori, non a Fiom, deve essere un sostegno vero”.

Pittella: ottuso atteggiamento rigorista

Il viceopresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha aderito alla giornata di mobilitazione dei sindacati europei contro le politiche di austerità dei governi europei e per chiedere investimenti per lo sviluppo e l’occupazione. ”La situazione è drammatica – sottolinea l’eurodeputato del Pd – la disoccupazione e il dilagare della povertà hanno raggiunto in molti paesi punte che mettono in discussione la stessa tenuta democratica aprendo la strada al populismo e all’antieuropeismo e i soggetti più colpiti sono i giovani e le donne. L’ottuso atteggiamento rigorista assunto dagli Stati membri ha aperto un vulnus tra il Consiglio,  i cittadini e il Parlamento europeo che li rappresenta”. ”Insistiamo insieme ai sindacati nel richiedere l’immediato rifinanziamento e l’aumento della dotazione del bilancio europeo, l’ attivazione di strumenti come gli Eurobond e la tassazione delle transazioni finanziarie, per creare nuovi posti di lavoro, sostenere le imprese, difendere il modello sociale europeo” rimarca Pittella.

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