Stormfront. Sito neonazista chiuso. 4 arrestati

ROMA – “Stormfront” questo il nome del forum italiano neonazista, a dir poco ‘delirante’,  oscurato oggi dalla polizia postale, inneggiante alla superiorità della razza bianca,  all’odio razziale  e all’antisemitismo.

La Digos di Roma, la polizia postale, coordinati  dal pool antiterrorismo, diretto da Giancarlo Capaldo, hanno  effettuato 17 perquisizione ed eseguito 4 arresti.  L’operazione ‘Stormfront’, conclusasi questa notte, – ha spiegato il questore di Roma, Fulvio Della Rocca – si è articolata con indagini approfondite, soprattutto di tipo tecnico, per diversi mesi con lo scopo di individuare bene i responsabili di questo sito ‘molto particolare’. 

Il gruppo neonazista si stava preparando peraltro, a colpire un campo nomadi al Nord, ma anche altri obiettivi di  un certo interesse per il tipo di ideologia sostenuta e diffusa.  Stromfront sembra non avesse comunque rapporti con altre organizzazioni di destra come Casapound o Forza Nuova. Secondo il responsabile della Digos di Roma e, anche da quanto emerso dalle intercettazioni, si tratterebbe infatti di un gruppo neonazista, molto più oltranzista rispetto alle ormai ‘storiche’ organizzazioni dell’estrema destra, ritenute da Stormfront eccessivamente morbide contro ‘i nemici da colpire’.  Inoltre l’organizzazione, gravitante sul web, era particolarmente orgogliosa e quindi attenta a mantenere la propria ‘autonomia’.  Inquietante il profilo del gruppo emerso dalle perquisizioni e dalle intercettazioni. Tra il materiale sequestrato dalla Digos, durante le perquisizioni domiciliari, mazze da baseball, coltelli di vario taglio, oggetti contundenti, drappi con svastiche, croci celtiche e ancora più raccapricciante, vere e proprie ‘liste nere’ con obiettivi e persone da colpire o meglio ‘punire’. Tra i nomi noti degli ‘schedati’  il ministro Andrea Riccardi, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Ma tra la ‘lista dei delinquenti italiani’ (così erano stati denominati i ‘prescelti’)  compaiono anche altri personaggi pubblici tra i quali il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici e i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo. 

Tra le attività di propaganda e proselitismo anche la traduzione in italiano di un romanzo, vietato in molti Paesi, proprio per i suoi contenuti violenti, pubblicato nel 1978, intitolato “The Turner Diaries”, che narra di un gruppo di ‘patrioti’ americani che per ribellarsi alla legge contro il possesso delle armi, mette in atto un piano eversivo, utilizzando i metodi più crudeli, violenti e spietati contro persone di colore e di religione ebraica.

Ideologo, promotore, moderatore e anche collettore dei contributi economici, ricevuti da tutti gli affiliati al gruppo Stormfront, un ragazzo di appena 24 anni, Daniele Scarpino, arrestato insieme a  Luca Ciamaglia, 23 anni, Mirko Viola, 42 anni e Diego Masi, 30 anni della provincia di Frosinone. Con il nickname ‘Dani14’, era proprio Daniele Scarpino a moderare il forum del sito, ed è proprio dalla sua identificazione che è partita l’indagine con intercettazione telematiche e telefoniche.

Un sito dunque essenzialmente di odio razziale ed etnico, ma che andava oltre la semplice propagazione di un pensiero ideologico. Il sito incitava infatti esplicitamente alla violenza, alla discriminazione e soprattuto alla ‘estirpazione’ della ‘cancrena giudaica’. I messaggi diffusi in rete invitavano in maniera chiara e perentoria alla liberazione del territorio dagli invasori, ma anche alla giustizia privata. Questo il tenore dei messaggi: “Il nazionalismo bianco punta alla liberazione delle nostre terre da queste orde di invasori che pian piano stanno ‘conquistando’ piccole zone del nostro territorio italico”. “Ci sono ebrei ed ebrei. Spazzare via tutti gli ebrei, nessuno escluso, è un dovere, certe cancrene richiedono l’amputazione, la cancrena giudaica è una di queste” e ancora  ” È così che dobbiamo fare tutti noi, ovunque si abiti. Ognuno di noi si deve organizzare e vedere cosa può fare per il proprio paese. Senza paura, muovendosi con circospezione e col favore della notte”. Insomma messaggi piuttosto espliciti che lasciano ben poco spazio all’interpretazione. Tuttavia, secondo  l’analisi investigativa effettuata la Lamberto Giannini, responsabile della Digos romana, per quanto risulti quasi impossibile quantificare numericamente la diffusione del fenomeno ‘stormfront’, il gruppo, con le sue teorie, sembra comunque avesse un  largo seguito. Sul web il forum sarebbe stato diffuso da Aosta a Caltanissetta, in almeno 18 città, per un range di età che dai 50 anni arrivava ad incuriosire anche i minorenni. Varia anche la tipologia di persone, dagli studenti ai professionisti passando per i disoccupati e gli operai.

Le indagini hanno inoltre evidenziato una filiazione del gruppo al forum internazionale www.stormfront.org, fondato da Stephen Donald Black, noto per la sua appartenenza a movimenti estremisti quali il Partito Nazista Americano e il Ku Klux Klan.

“Un segnale di civiltà e di valorizzazione dei principi democratici in cui trovano fondamento la civile convivenza ed il confronto democratico delle idee, ma anche un importante momento di fiducia tra i cittadini e istituzioni”. Così l’Anpi Roma  (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) ha  commentato l’operazione di oggi contro i neonazisti di Stormfront Italia.

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