Afghanistan. Muore Luca Sanna, un altro alpino italiano. Forse ucciso dal fuoco amico

ROMA – Ennesima vittima italiana in Afghanistan, la 36ma per l’esattezza.

Durante uno scontro a fuoco avvenuto nell’avamposto Highlander, circa 10 km dalla base principale nel contingente militare italiano a Bala Murghab, sono rimasti feriti due militari italiani, uno dei quali dopo essere stato colpito alla  testa da un colpo d’arma da fuoco è stato portato alla base militare Columbus ma è deceduto subito dopo. L’altro militare, invece, è stato raggiunto da un proiettile  alla spalla, ma non sarebbe in pericolo di vita. La vittima, il caporal maggiore Luca Sanna apparteneva all’ottavo reggimento Alpini di Cividale del Friuli. Sanna aveva 33 anni ed era originario di Oristano. Sposato, aveva già compiuto un’altra missione in Afghanistan ed era ritenuto un militare «esperto».

Subito il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia, ha espresso cordoglio ai famigliari del militare caduto.
Nel frattempo il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha convocato un vertice al ministero per fare il punto della situazione. Nel pomeriggio il ministro incontrerà il neo capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, il generale Giuseppe Varotto, capo di stato maggiore dell’Esercito, il generale Giorgio Cornacchione, comandante del Comando operativo di vertice interforze e l’ammiraglio Paolo La Rosa, consigliere militare del ministro.
Il ministro a differenza della prima ricostruzione diffusa ha detto che l’alpino è morto all’interno dell’avamposto. “Per adesso – ha precisato La Russa – non voglio dare la ricostruzione, l’unica cosa che posso dire che è morto all’interno dell’avamposto. C’è una prima ricostruzione, ma sto aspettando una conferma. Devo dire che i militari mi hanno già dato tutte le notizie che hanno, ma aspetto una conferma su queste modalità dell’evento.  Si tratta, ha aggiunto,  di una drammatica tragedia che purtroppo si ripete, questa volta oltretutto durante un momento solenne come il passaggio di consegne allo Stato Maggiore da Camporini ad Abrate”.

Forse ucciso dal fuoco amico

Intanto giunge un’altra notizia inquietante da alcune fotni della Difesa. Il soldato italiano ucciso  potrebbe essere stato vittima del  fuoco amico: cioè – dal personale militare afghano o da una persona che, comunque, indossava una divisa dell’esercito afghano.

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