Berlusconi. Sceneggiata inguardabile. Mi candido a comandare

Intanto il Pd annuncia le primarie per le candidature al Parlamento

ROMA – Una giornata politica molto agitata piena  di voci, smentite.  L’unica cosa  certa è rappresentata dal “vento di democrazia “ come dice dice Bersani che annuncia di richiedere un eccezionale sforzo agli elettori di centro sinistra lanciando le primarie anche per i parlamentari, da svolgersi alla fine di dicembre. Sotto tiro Berlusconi per il quale le notizie non sono davvero gradevoli. Mentre i commenti all’annuncio della sua candidatura a premier si infittiscono e sono tutti  negativi  arriva il no secco  a possibili intese della Lega con Maroni che afferma: se Berlusconi è il candidato del Pdl  niente alleanze ognuno va per conto suo. Subito dopo cominciano a circolare notizie su una nuova retromarcia del cavaliere, anche in rapporto a una eventuale candidatura di Monti. E’ il direttore del  Tg La 7, Enrico Mentana, a scrivere su Twitter: “ Sembra che Berlusconi si appresti a dire che se Monti si presenta lui ritira la propria candidatura. Exit strategy dopo il no della Lega?”

Monti premier del  centrodestra.Bene, ma io il suo capo

Poi sarà lo stesso Berlusconi a confermare che se c’è Monti lui potrebbe ritirarsi magari a fare il coordinatore del rassemblement  del centodestra con i moderati.  Ma è tutto un bluff. Berlusconi ha parlato alla presentazione del libro di Vespa.Ha solo cercato di fare tanta confusione. I giornalisti che gli facevano domande non riuscivano a seguire le giravolte del cavaliere. L’obiettivo era quello di nascondere il suo fallimento. Diceva che se Monti si candidava a nome  di uno schieramento moderato lui avrebbe assunto il ruolo di capo di questo schieramento. Ma Monti, al quale avevo fatto questa proposta mi ha detto di no. Allora? La mia proposta resta valida ma tutti dovrebbero aderire, se la Lega per esempio non ci sta il rassemblement non si fa. E lui resta candidato. Alla Lega fa minacce. Se rifiuta l’alleanza  in campo nazionale  saltano le Giunte di Piemonte e Veneto. Dice che anche , con aggiunta di tanto ridicolo..  Il capo dovrebbe essere sempre e comunque Berlusconi. E già che c’è spara a zero contro la magistratura. E delle sentenze emesse contro di lui parla di “uno schifo”. Poi se la prende con i giornalisti.

Prosegue lo scontro fra Alfano e dell’Utri
Prosegue intanto lo scontro fra Dell’Utri e Alfano da lui definito “ il nulla assoluto”Si parla addirittura di dimissioni di Alfano dal Pdl. Altri sarebbero pronti a lasciare il partito, dalla Meloni che ha organizzato una manifestazione a Roma ai “montiani” fra cui il capogruppo al parlamento europeo Mauro. Nel frattempo si riuniscono nella tarda serata un centinaia di esponenti  ex An con La Russa e Gasparri, in cerca di una collocazione, un nuovo partito che si potrebbe chiamare “centrodestra nazionale”.

Il New York Times:” Spudorato ritorno di Berlusconi”
 Dall’Italia passiamo all’estero dove i commenti abbondano. Dagli Usa si fa sentire il New York Times, che titola:” Lo spudorato ritorno di Berlusconi”.Dal parlamento europeo arrivano raffiche di critiche.International Herald Tribune, ha scritto che l’annuncio è “una notizia spiacevole per la politica italiana e le sue riforme economiche”. “Sebbene possa suonare come uno scherzo di cattivo gusto, dati i suoi fallimenti nel riformare o rivitalizzare l’economia e per i suoi scandali sessuali, il ritorno di mr. Berlusconi può provocare danni molto seri. Durissime critiche arrivano da esponenti del parlamento europeo. “ E’  irragionevole cosa succede in Italia, perché c’è un uomo politico che dice che ritorna, il governo cade e l’Italia va in crisi e tutta l’Eurozona rientra di nuovo in crisi”: lo ha detto oggi intervenendo alla seduta plenaria di Strasburgo Guy Verhofstadt, capogruppo dei liberal-democratici al Parlamento europeo, che ha chiesto al suo collega Joseph Daul, capogruppo del Ppe, l’espulsione di Berlusconi dal partito.
Il vertice del Partito popolare europeo e il “caso” Pdl

“So bene che Joseph Daul ieri ha preso le distanze – ha detto Verhofstadt – ma gli voglio chiedere ancora una cosa: escludetelo dal Ppe! Basta! E che l’Italia possa ritrovare la stabilità il più in fretta possibile, ed anche l’Eurozona. Che gioco stiamo giocando? Chi ci sarà domani al vertice del Ppe?  Forse lo accoglierete al fianco degli altri?”. Daul, dal canto suo, ha replicato che anche il partito liberale ha il suo statuto. Verhofstadt ha concluso lo scambio ribadendo la sua richiesta: “Allora ci possiamo attendere una espulsione del signor Berlusconi dal Ppe. Ok. Così va bene”.  Arrivano anche attestati di stima nei confronti di Monti. “Il governo Monti ha fatto meglio del suo predecessore- così il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Tutti lo sanno, ma io ripeterò sempre la differenza tra Monti e il suo predecessore”.

Monti invita il cavaliere a giudizi più prudenti

 Nel giorno in cui la Camera ha approvato il Ddl sul pareggio di bilancio, passato all’esame del Senato, è stato proprio Monti a esprimersi sulla necessità di portare a termine le riforme: “Interromperle-ha detto Monti- è peggio che non farle”. Il premier ha anche aggiunto che bisogna mantenersi prudenti nei “giudizi”, affidando ancora una volta a una via indiretta una chiara risposta a Berlusconi, che ieri aveva definito lo spread “un imbroglio”. Oggi, dal punto di vista dei mercati, le cose non sono andate così male: il tanto vituperato spread è sceso di poco sopra ai 330 punti base; e sono stati venduti 6,5 mld di Bot a un anno.

Il 29 e 30 dicembre primarie del Pd per i parlamentari
Nel corso della riunione dei segretari regionali del Pd è stata annunciata la decisione di indire elezioni primarie per scegliere i candidati alla camera e al senato. Annuncio simile è statao dato anche da  Vendola per quanto riguarda Sel.

A stabilire formalmente la data e il relativo regolamento sarà la direzione nazionale già convocata per lunedì prossimo ha  detto Enrico Letta-  il Pd non ha paura di far scegliere agli elettori i propri candidati in Parlamento. Potranno votare anche i non iscritti e partiremo dalla base elettorale che si è formata nelle primarie del 25 novembre e 2 dicembre. Saranno primarie vere – sottolinea- con milioni di italiani chiamati a partecipare”. 

«Noi siamo in vantaggio – ha proseguito Letta – ma vogliamo continuare a giocare all’attacco, non in difesa: vogliamo continuare a imporre il nostro gioco che dimostra tutte le difficoltà degli altri». 

«Parteciperanno milioni di italiani su tutti i territori – ha assicurato il vice segretario – i tempi sono strettissimi ma vogliamo farlo”








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