Mps. Sequestrati 40 milioni di euro scudati

ROMA – Nell’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena,la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro di titoli e liquidità presso banche e fiduciarie per 40 milioni di euro,oggetto di scudo fiscale.

I sequestri sono stati eseguiti nell’ ambito del reato contestato ad alcuni indagati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Mps Le somme, che erano all’estero ed erano rientrate con la procedure dello scudo fiscale, sarebbero nelle disponibilità di alcuni dei maggiori indagati dell’ inchiesta, che secondo l’ipotesi dei magistrati, avrebbero ideato un piano per truffare Mps.

“I provvedimenti – informa un comunicato della Procura di Siena – sono stati eseguiti nei confronti di banche e fiduciarie in ordine all’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dell’istituto Mps. Si tratta di fondi relativi alle intermediazioni sulle operazioni in derivati con le banche estere Dresdner e Lutifin, nell’ambito dell’attività della cosiddetta “banda del 5%”.

Intanto quest’oggi è stato interrogato per quasi otto ore presso la Procura di Siena l’ex direttore generale del Monte dei Paschi, Antonio Vigni, indagato con l’ex presidente Mussari,nell’inchiesta su alcune operazioni sospette,come l’acquisizione di Antonveneta e l’acquisto dei derivati,come i titoli Santorini e Alexandria. Vigni doveva spiegare la plusvalenza di oltre due miliardi di euro,creata dalla acquisizione di Antonveneta nel 2007 e chiarire i rapporti con i vertici della banca Santander, dalla quale Antonveneta fu acquisita per 10 miliardi. I reati che i pm gli contestano:ostacolo alla vigilanza e false comunicazioni. Il verbale è stato secretato.

Dopo sei ore si è concluso anche il Consiglio d’amministrazione di banca Monte dei Paschi, dove, tra i vari punti all’ordine del giorno, vi era quello degli impatti
negativi determinati dai prodotti finanziari, risalenti alla gestione precedente, ed emersi col nuovo management. Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni alla stampa.

Federconsumatori: “La Consob conosceva la situazione Mps?
 La Federconsumatori  ha appreso con sgomento che, durante la gestione Vegas, è pervenuto in Consob un esposto dettagliato – datato 28/07/2011 – su diversi illeciti commessi nel recente caso dei derivati MPS. Esposto che, a giudicare dall’evoluzione degli eventi, sembrerebbe essere stato ignorato, o, comunque, irresponsabilmente sottovalutato. Un fatto di estrema gravità che, se confermato, farebbe emergere ancora una volta, la totale inadeguatezza dei vertici Consob.
Altro che “efficiente operato”! (Erano questi i termini utilizzati dal Presidente Vegas nei giorni scorsi per definire la sua gestione della vicenda MPS).
Articoli che citano come fonte la Consob stessa riportano un ulteriore elemento incomprensibile: cioè come l’Ufficio Analisi quantitative (che si occupa da sempre di misurare i rischi nei derivati) non sia stato coinvolto nel caso MPS.
“Esigiamo dalla Consob risposte concrete Qual è stato il ruolo del Presidente Vegas? Cosa ha fatto? Ha autorizzato le ispezioni? Che esiti hanno avuto? Chi erano i responsabili delle Divisioni Intermediari e Emittenti?”, chiede la Federconsumatori. “Sono questi gli interrogativi sui quali anche le Procure dovranno fare assoluta chiarezza.”
“In caso non ricevessimo riscontri soddisfacenti – precisa la Federconsumatori – avvieremo tutte le iniziative necessarie affinché, all’interno della Consob, si ristabilisca chiarezza e rispetto delle regole.
Troppe volte, infatti, la tutela dei risparmiatori italiani è stata messa in secondo piano: basta vedere il fallimento Deiulemar, il caso Unipol-FonSai e, da ultimo, il Monte dei Paschi di Siena, senza tralasciare la mancata volontà di adozione degli scenari di probabilità, strumenti fondamentali (a parere dei massimi esperti in materia) per conoscere i rischi di ogni operazione finanziaria.
Per svolgere il delicatissimo compito di tutela dei risparmiatori italiani è necessaria trasparenza, correttezza e competenza: tutte caratteristiche che abbiamo il sospetto che scarseggino nell’attuale gestione.
Abbiamo appreso, inoltre, che la Banca d’Italia ha presentato alla Commissione Finanze un documento sulla vicenda MPS, aspettiamo di conoscere quale sia la posizione della Consob.”

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