Europa. Scontro Merkel-Schulz sul bilancio della Ue

ROMA – Anche oggi l’Unione Europea si è mossa a trazione principalmente alemanna con in primo piano l’intervento della Cancelliera Angela Merkel che spinge fortemente per l’approvazione del criticato accordo raggiunto all’ultimo vertice tra i capi di Stato e di governo per quanto riguarda il  bilancio dell’Unione.

Ma anche un altro autorevole tedesco, il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, è finito alla ribalta  non solo perché, a differenza della cancelliera tedesca, è contrario alla approvazione del bilancio. Schulz ha anche invitato gli italiani a non votare per Berlusconi. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble , pur precisando che non intende interferire nella campagna elettorale italiana ha detto che con Mario Monti l’Italia ha fatto passi avanti”
Dalla Francia arrivano invece alcune anticipazioni di stampa relative ai dati che la Commissione UE pubblicherà domani, dati che vedono l’economia della Francia sostanzialmente ferma mentre per l’Italia si dovrebbe riuscire ad afferrare l’obiettivo del pareggio strutturale ma con un altro anno di forte recessione.

La cancelliera chiede di approvare il bilancio

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito oggi la sua opinione a proposito dell’accordo sul bilancio  che, dopo essere stato raggiunto nel corso dell’ultimo vertice tra i capi di Stato e di governo, deve essere approvato da un Parlamento che sta esprimendo una lunga serie di dubbi e riserve.
Nel corso di un intervento al Bundestag la Merkel ha infatti dichiarato “La dotazione finanziaria per il periodo tra il 2014 e il 2020 rafforzerà lo sviluppo dell’Unione europea nel segno di una maggiore competitività e una maggiore stabilità dell’euro, ma è anche un chiaro segnale a favore della crescita e dell’occupazione”.
La cancelliera ha chiesto quindi agli eurodeputati di approvare il compromesso pur dicendosi “consapevole che ci saranno forti discussioni”.

Schulz.  Con Bersani l’Italia ha un buon candidato
Il Presidente dell’Europarlamento, esponente  di primo piano del partito socialdemocratico è faccia nota in Italia, nessuno ha dimenticato l’agghiacciante battuta sui kapò che gli riservò l’allora Presidente del Consiglio Berlusconi, sotto gli occhi di un esterrefatto Gianfranco Fini, proprio in quell’aula che il tedesco ora presiede e non è certo una novità la sua, forse anche logica, avversione nei confronti del leader del PdL.
Schulz ha  dichiarato, in un’intervista al quotidiano tedesco Bild, che: “Silvio Berlusconi ha già fatto precipitare l’Italia in caduta libera con la sua irresponsabile guida di governo e con le sue scappatelle personali. Alle prossime elezioni la posta in gioco è importante”.“Ho molta fiducia nelle elettrici e negli elettori italiani che faranno la scelta giusta per il loro Paese. Con Pier Luigi Bersani-ha  affermato- l’Italia ha un buon candidato per proseguire il corso delle riforme, stimolare la crescita economica e lottare contro la crescente disoccupazione”.

Previsioni UE.  Le anticipazioni non parlano di buone notizie

C’è attesa per le previsioni economiche invernali che la Commissione Ue renderà note domani.
Secondo alcune anticipazioni per l’Italia verrebbe confermato il deficit intorno al 2,1% delle ultime previsioni di novembre. Stando così le cose l’Italia raggiungerebbe quel pareggio di bilancio in termini strutturali per il 2013 che costituiva uno degli obiettivi del governo Monti per il 2013.
Solleva però qualche dubbio la tenuta complessiva dei numeri e del Paese visto che la crescita dovrebbe essere negativa, ovvero con il paese ancora in recessione, per un 1% nel corso del 2013.

La Francia non cresce. Deficit in aumento

La Francia sfiora la recessione, a dirlo per primo ci ha pensato il settimanale Le Point, che ha battuto tutti sul tempo anticipando già ieri i dati sulle stime che verranno annunciate domani della Commissione Ue.
Ma oggi anche Le Monde e Le Figaro pubblicano i medesimi dati che parlano di una crescita quasi nulla, 0,1% per il 2013 (contro lo 0,8% previsto inizialmente) e di un deficit transalpino che dovrebbe raggiungere almeno il 3,6% nel 2013, se non il 3,7%. Il titolo più nero è certamente quello di Le Figaro ‘2013, crescita nulla e deficit in aumento.

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