DAMASCO – Una “palla di fuoco” esplosa su un centro di ricerche a nord di Damasco. Esplosioni “causate da di un raid israeliano”, non ancora confermato da Gerusalemme. Sono alcune delle parole utilizzate dalla Tv di Stato siriana, confermata dall’agenzia Sana, per descrivere l’ennesima strage siriana.
Nel paese dilaniato dal conflitto tra le milizie di Bashar Al Assad, sale l’ingerenza degli attacchi da parte di Israele. Il terzo da parte di Netanyahu nei confronti di Bashar al Assad, alleato sciita dell’odiato Iran. Un’escalation di attacchi che si fa preoccupante, vista la vicinanza temporale con quello di Banyas, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Sempre per la questione delle armi destinate ai miliziani filo-iraniani dell’Hezbollah.
Il nuovo attacco è avvenuto presso un centro di ricerche militari a nord della capitale siriana, che ospitava anche la base della quarta divisione corazzata del Regime. Il centro nevralgico delle truppe del pro Assad nella Capitale. Il punto di riferimento dell’esercito. Un sito già attaccato lo scorso gennaio, secondo quanto trapela. Questa volta i razzi israeliani, esplosi non lontano «dall’aeroporto di Damasco, avevano come obiettivo missili iraniani per gli Hezbollah» come ha spiegato una fonte che ha mantenuto l’anonimato.
Nessun commento è comunque stato fornito dal portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Mark Regev. E neanche l’esercito israeliano ha voluto commentare, ma un funzionario del ministero della Difesa ha detto che «Israele sta seguendo la situazione in Siria e Libano, in particolare il trasferimento di armi chimiche e armi speciali»
Ma a differenza di quello di Bayas, la cui presenza di vittime non è stata divulgata, quello di Damasco ha creato un numero imprecisato di vittime. Almeno 40 sono state le esplosioni dopo l’attacco militare. In rete iniziano a circolare anche video dell’esplosione. In molti hanno pensato ad esercitazioni. “Qasioun Mountain è un sito in cui vi è un alto concentramento di forze di Assad, sempre pronti all’attacco. Spesso il sito è utilizzato per le esercitazioni”. Alcune fonti parlano anche di una risposta siriana all’attacco israeliano. La Tv Al Samaa TV ha pubblicato una foto dell’attacco ad un cacciabombardiere israeliano. Ma non ci sono conferme ufficiali. Sulla questione vigila attentamente l’Iran, che in un comunicato ha dichiarato “sostegno” alla Siria, ma anche che non sono in programma un coinvolgimento attivo nelle operazioni. Che la Siria (di Assad) è capace di difendersi da sola.