Letta tira le somme dell’incontro. 4 punti per i primi 100 giorni

ROMA – “I ministri si occupano solo di governo con l’impegno a stare fuori dalle vicende politiche e partitiche, a partire dalle amministrative”. Letta, in una conferenza stampa,tira il bilancio della riunione con i ministri nell’Abbazia di Spineto, in provincia di Siena. Il presidente del Consiglio indica la necessità di “fare un lavoro il più possibile comune” impostato “sulla franchezza e lealtà reciproca”.

Per il suo governo di larghe intese osserva: “In cento giorni dobbiamo superare il punto di non ritorno delle riforme”. C’è che propone le maggioranze variabili? Questa scelta è evidente che rende “complicata la vita del governo”, dice.

Oltre al diktat di “niente ministri in piazza e in tv, sarà istituita una Commissione per le riforme e il Consiglio dei ministri è convocato venerdì mattina per i provvedimenti sull’Imu e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Dopo le tensioni seguite alla manifestazione del Pdl a Brescia, il governo conclude il suo ritiro informale di Sarteano e prova a indicare alcuni punti fermi su cui proseguire il cammino. Il primo, spiega Enrico Letta dopo le polemiche delle ultime ore, è che «i ministri si occupano solo di governo, con l’impegno a stare fuori dalle vicende poltiche e partitiche, a partire dalle amministrative».  Dunque, aggiunge il premier, «la premessa, senza la quale non avrebbe senso il nostro lavoro, è che il governo è fatto di persone che cominciano a conoscersi e a lavorare insieme avendo il più possibile in comune regole di linguaggio basate su franchezza e lealtà reciproca». Il riferimento alle polemiche sulla giustizia è evidente e lo stesso Angelino Alfano aggiunge che lo stop ai ministri in piazza e in tv fino alle amministrative «non è stata materia divisiva ma decisione condivisa e concordata». Il rischio da evitare, sottolinenano il presidente del Consiglio e il vicepremier, è su temi diversi si possa giocare su più tavoli. «Le maggioranze variabili su diversi provvedimenti rendono complicata la vita del governo», dice Letta. E per Alfano le «maggioranze variabili possono avvenire sui temi più svariati e con gli esiti più imprevedibili». 

Quanto al merito, Letta precisa le priorità sono: più lavoro per i giovani, il decreto Imu «in fase di finalizzazione», un pacchetto di «agevolazioni fiscali» per «gli italiani che vogliono fare» e l’avvio di una riforma della  road map prevede che le riforme istituzionali si muoveranno su due binari: una Convenzione, da istituire con legge costituzionale, e una commissione di esperti guidati dal premier. «lavoreremo perchè il Parlamento avvii un dibattito dal quale nasca rapidamente, parlo di giorni o massimo settimane, una legge costituzionale che istituisca la Convenzione», ha riferito il presidente del Consiglio. «Secondo, l’idea che il governo suggerirà alle forze politiche dovrebbe essere un organo composto dai componenti dalle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, i presidenti dovrebbero presiedere questo organismo. Questo organismo lavorerà per fare la riforma costituzionale». E mentre il ministro per l’Economia Saccomanni vola a Bruxelles per partecipare ai lavori dell’Eurogruppo, Letta annuncia per venerdì mattina la convocazione del Consiglio dei ministri con il decreto per il rifinanziamento della Cig in deroga e la sospensione dell’Imu.

Condividi sui social

Articoli correlati