I funerali di Don Gallo. L’ultimo saluto al prete di strada. Fischi a Bagnasco

GENOVA – Inizieranno alle 11.30 nella chiesa del Carmine di Genova i funerali di Don Andrea Gallo. Un grande applauso sulle note di “Bella Ciao” ha accolto il feretro all’uscita della comunità di San Benedetto al Porto da dove è partito il corteo funebre che accompagnerà il ‘prete di strada’ fino alla chiesa.

Alla cerimonia, celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, e da don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera e grande amico del sacerdote genovese, hanno preso parte i massimi vertici delle istituzioni locali e tante personalità del mondo della politica, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Tra questi il segretario della Fiom Maurizio Landini, il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, l’ex leader delle tute bianche Luca Casarini, il cantante Shall Shapiro, Moni Ovadia, Vladimir Luxuria, Alba Parietti, l’ex allenatore del Genova Gian Piero Gasperini e il tecnico attuale della squadra rossoblù Dario Ballardini.

Fischi a Bagnasco

È stata interrotta da forti fischi l’omelia pronunciata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, durante i funerali di Don  Andrea Gallo. A provocare la protesta, dentro e fuori la Chiesa del Carmine, il passaggio in cui il porporato ha detto: «Don Gallo bussò alla porta del cardinale Siri, che Andrea ha sempre considerato un padre e un benefattore». Il cardinale Siri infatti allontanò Don Gallo dalla Chiesa del Carmine e solo dopo il ‘prete di stradà venne accolto dal parroco di San Benedetto, Don Federico Rebora, e iniziò la sua opera per la
Comunità.
Il cardinale Bagnasco ha poi proseguito l’omelia e ha detto: «nei non rari incontri anche con me parlava con schiettezza e rispetto». A queste parole il porporato è stato nuovamente interrotto dai fischi e fuori dalla chiesa è stata intonata ‘Bella ciaò. Poco dopo è salita sul pulpito e ha preso la parola Lilli, una donna della comunità di San Benedetto che, rivolta alle persone presenti in chiesa ha detto: «Così non rispettate Andrea, che aveva un grande rispetto per il suo vescovo. Impariamo ad ascoltare tutte le voci, come faceva lui». La Messa è poi proseguita senza ulteriori interruzioni. Poco dopo ha preso la parola per una lettura Vladimir Luxuria che ha ringraziato Don Gallo «per averci aperto le porte della chiesa e per averci dimostrato che una chiesa inclusiva che accoglie tutti è possibile. Grazie –  ha aggiunto – di averci fatti sentire tutti, anche i transgender, figli di Dio, voluti da Dio. Ci auguriamo – ha  concluso – che qualcuno ti chieda scusa». È quindi scoppiato un lungo applauso. Uno dei ragazzi della comunità ha poi affermato dal pulpito: «Preghiamo per Don Gallo che a Dio avrà detto: ho amato i miei ragazzi più di te, ma ho speranza che tu non baderai a queste sottigliezze».

I funerali  si sono conclusi intorno alle 13 con un emozionante intervento del fondatore di Libera e grande amico del sacerdote genovese, don Luigi Ciotti. All’esterno della Chiesa del Carmine gremita in ordine di posto migliaia di persone hanno atteso la fine della cerimonia funebre e hanno accolto l’uscita del feretro con un lungo applauso. Sul sagrato della chiesa sono in corso le orazioni laiche del sindaco di Genova, Marco Doria, e dell’attore-scrittore Moni Ovadia, altro grande amico di don Gallo.

 

Condividi sui social

Articoli correlati