Disoccupati. 3 milioni 140 mila, + 18,1 per cento, 40 mila in più ogni mese

ROMA – L’Istat ha diffuso i dati sull’andamento del lavoro in Italia.  Anche nel corso del mese di maggio 2013, con la disoccupazione che fa segnare, al 12,2%, siamo a livelli mai visti prima nel nostro Paese, il punto più alto sia dalla nascita delle serie mensili, nel 2004, che di quelle trimestrali, risalenti al 1977.

La Cgil a commento di questi dati sottolinea l’urgenza di avviare una, un’altra politica del lavoro resa possibile anche  dai risultati del vertice di Bruxelles. Dal canto suo Federconsumatori afferma  che “ fondamentale è il rilancio della domanda di mercato” per affrontare una situazione così drammatica come quella resa nota dall’Istituto di statistica.  A maggio 2013 gli occupati sono 22 milioni 576 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto ad aprile (-27 mila) e dell’1,7% (-387 mila) su base annua.In riduzione anche il tasso di occupazione, al 56,0%, meno 0,1 per cento rispetto ad aprile e meno 1,0 punti rispetto a maggio 2012.

40mila disoccupati in più al mese

Impressionante è poi il dato numerico relativo ai disoccupati, pari a 3 milioni 140 mila a maggio 2013, in aumento dell’1,8% rispetto ad aprile (+56 mila) e del 18,1% su base annua, pari a 480mila disoccupati in più in dodici mesi, 40mila al mese.
L’aumento della disoccupazione ha interessato sia la componente maschile sia quella femminile delle forze lavoro. Il tasso di disoccupazione si attesta così al 12,2%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a aprile e di 1,8 punti nei dodici mesi. Questo tasso costituisce il massimo storico dal 1977.
Tartassati i giovani con il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, pari al 38,5%, in aumento di 2,9 punti rispetto allo scorso anno.Diminuisce leggermente il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64. Meno 0,2% rispetto al mese precedente (-35 mila unità) e meno 0,9 % rispetto a 12 mesi prima (-127 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,1%, facendo quindi registrare un valore comunque decisamente elevato.

CGIL. Sul lavoro un’altra politica è possibile

 Per la CGIL interviene  il segretario nazionale , Serena Sorrentino, “Dal vertice europeo arriva la conferma che si può fare un’altra politica economica , interrompere la spirale di austerità e  avere priorità chiare e strategie che puntano alla coesione rafforzando i risultati dei negoziati”. per la Sorrentino è “un primo segnale di attenzione al lavoro, in particolare ai giovani, al quale però devono seguire politiche di ripresa degli investimenti finalizzati alla piena occupazione. Così come si può rimodulare il bilancio europeo su priorità che guardano alla coesione e alla lotta alla povertà, si può fare una diversa politica fiscale nazionale che rilanci l’economia reale” in particolare spostando il peso della tassazione da lavoro ed impresa a rendite e patrimoni

Federconsumatori: Fondamentale il rilancio della domanda di mercato

Secondo Federconsumatori di “fronte ad una situazione difficile come questa, le misure di rilancio occupazionale studiate dal Governo non risultano sufficienti ed adeguate. Bisogna fare ben altro.”
In una nota dell’associazione Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti affermano che “In una fase come questa la strada da percorrere per far ripartire concretamente, con decisione, l’economia nazionale è avviare un rilancio della domanda di mercato.”
Per i consumatori “Se non si farà nulla per arginare la gravissima contrazione dei consumi (che nel biennio 2012-2013 ha raggiunto, secondo l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori il -7,3% con una riduzione complessiva della spesa delle famiglie di 52 miliardi di Euro), gli effetti sull’intero sistema economico saranno devastanti.”

Urgente una detassazione per le famiglie a reddito fisso

“E’ urgente ed indispensabile-prosegue la dichiarazione- disporre una detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso, vale a dire quelle che determinano in larga misura la domanda. Inoltre è necessario superare il deleterio clima di incertezza nel quale vivono i cittadini, che ormai non sono più in grado di pianificare nessun programma futuro: dall’acquisto di un elettrodomestico alla scelta di andare in vacanza o meno.
Decisioni che dipendono dai provvedimenti che adottera il Governo, soprattutto in materia di IMU, IVA e TARES.”
“L’IMU, come ribadiamo da tempo- conclude  le nota- dovrà essere eliminata sulla prima casa (escluse quelle di lusso), l’IVA dovrà rimanere invariata (è necessario, cioè, evitarne ad ogni costo il demenziale aumento), la TARES, invece andrà fatta slittare almeno al 2014.
 Infine, per un pieno riavvio del sistema economico, è indispensabile l’avvio di un serio piano di rilancio degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo.”

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