Berlusconi candidato premier? L’obiettivo del Pdl con la tattica del rinvio

ROMA – Berlusconi sembra sia stato convinto  dalle “ colombe” ad abbassare i toni. Merito anche dei figli, pure  di quelli avuti con Veronica. Barbara   lo  difende :. “ Non è un delinquente-ha detto- ma un imprenditore e un uomo politico” E merito del vertice Mediaset a partire da Confalonieri., preoccupati per l’andamento delle azioni.

Vanno male quando c’ burrasca,  il pregiudicato attacca tutti, quando c’è qualche timido segnale  di convivenza invece tornano a segnare buon tempo. L’obiettivo non è più la crisi di governo e le elezioni subito,utilizzando l’ultima finestra utile per elezioni a novembre. Neppure quello della “ agibilità politica”, ormai risposta in soffitta.  Addirittura il pregiudicato punta a candidarsi nuovamente alla presidenza del Consiglio. Perciò ha bisogno di tempo e in questa ottica si spiega l’accanimento dei cortigiani che non lasciano niente di intentato anche per ritardare di pochi giorni il momento in cui la Giunta esprimerà il voto.

Salta il calendario dei lavori della Giunta

 Non è un caso che non sia stato possibile  stabilire il calendario dei lavori da parte della presidenza della Giunta. Il pdl chiedeva ben quattordici giorni di discussione prima del voto. Pd e M5S  puntavano al massimo di arrivare all’inizio della prossima settimana. Dava una mano ai cortigiani del pregiudicato il senatore Buemi, socialista eletto nelle liste del Pd,  il  quale  si diceva d’accordo di prendere tempo e accusava il partito che lo ha eletto . “ Con questo atteggiamento- diceva- probabilmente vuol far cadere il governo Letta”. Rispondeva a tono il vicepresidente della Giunta, Stefania Pezzopane: “Questa posizione- affermava- è kafkiana. Soprattutto perché lui non ha fatto alcuna dichiarazione in questo senso in ufficio di presidenza ma solo alla stampa”.  Addirittura abbandonava la seduta della presidenza e subito i cortigiani sfruttavano il gesto riempiendo di elogi il “ garantista “ socialista.   Anche questo episodio dà<il senso del clima  che  segna i< lavori della Giunta.  Sarà il presidente Stefano a indicare il calendario dei lavori nella seduta di domani giovedì.  Si pensa al voto  per lunedì, al massimo martedì . il Pdl    sarebbe disponIbiile a  giovedì .  La Giunta si pronuncerà con un voto.

Vogliono attendere la decisione della Corte d’ Appello sulla interdizione

 Nella “strategia” dei berluscones un giorno in più o in meno è questione di vita o di morte, è fondamentale che l’ Aula del Senato si pronunci dopo  che la Corte di Appello di Milano ha stabilito se l’interdizione dai pubblici uffici  sarà di un anno o due o tre. Per quanto riguarda la condanna i quattro anni sono ridotti solo ad un uno, causa indulto.

 E se il pregiudicato si dimettesse, motu proprio, o chiedesse i servizi sociali con nove mesi se la potrebbe cavare.  Se non ci sono ancora rinvii il voto dell’aula del Senato potrebbe arrivare entro il 15 ottobre data entro la quale diventa esecutiva la condanna per frode fiscale. Il percorso è stabilito. Se viene respinta la relazione di Augello che chiede di votare contro la decadenza di Berlusconi si apre la fase di contestazione dell’elezione, del relatore, viene nominato un  nuovo relatore, il pregiudicato ha dieci giorni per presentare  ulteriori memorie. Poi la vicenda si chiude. E la crisi di governo minacciata. Ci sarà,ma sarà una finzione. Le “ voci” circolano  nei palazzi della politica parlano di elezioni “ finte” . I ministri espressione del Pdl presentano le dimissioni che vengono respinte. E riparte un Letta bis. Facendo il bravo Berlusconi si merita un premio, grazie, clemenza. Guarda caso potrebbe avvenire che il pregiudicato abbia già scontato il periodo di interdizione. Se non è così si attende. E il gioco è fatto. Il cavaliere tornerebbe pulito. Di  nuovo candidato premier di Forza Italia.

Condividi sui social

Articoli correlati