Napolitano nomina Amato nuovo giudice Consulta. Coro di critiche

ROMA  – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con decreto in data odierna, ha nominato ai sensi dell’art. 135 della Costituzione, Giudice della Corte Costituzionale il Professore Giuliano Amato, in sostituzione del Professor Franco Gallo, il quale cessa dalle sue funzioni di Giudice e di Presidente della Corte Costituzionale il prossimo 16 settembre.

Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri onorevole Dottor Enrico Letta. Della nomina del nuovo Giudice Costituzionale il Capo dello Stato ha dato comunicazione al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati e al Presidente della Corte Costituzionale. Lo comunica una nota del Quirinale.
La notizia ha scatenato una serie di critiche.
Prime fra tutte quelle del Movimento 5 Stelle.  «Napolitano ha nominato Giuliano Amato, ex tesoriere di Craxi e pensionato d`oro, giudice della Corte costituzionale. Ad insaputa della Costituzione», ha scritto su Twitter il deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali Riccardo Fraccaro.
Lapidario il deputato M5S Carlo Sibilia: “Giuliano Amato rappresenta degnamente lo schifo, il disgusto, l’indecenza, l’obbrobrio, l’orrore, il ribrezzo perpetrato negli anni dalla Casta politica italiana”, ha scritto su Fb.

«Il ‘Dottor Sottilè, così soprannominato dal suo amichetto Eugenio Scalfari, è quanto di più lontano – ha attaccato ancora – dal senso di legalità, moralità ed etica che vorremmo vedere oggi nel nostro paese. Amato è ex cassiere del PSI degli scandali craxiani. Amato è il pensionato d’oro più famoso d’Italia. Pensione maturata dopo aver combattuto strenuamente contro la svalutazione della lira che ci ha portato a prostrarci alle imposizioni truffaldine di Maastricht”.
 «Non si smentiscono mai, proprio non ci riescono. Mai avrei pensato di vedere un giorno Giuliano Amato nominato giudice della Corte Costituzionale. Non c’è bisogno neanche di dire cosa abbia o non abbia fatto nella sua lunga carriera politica. È sufficiente ripetere il nome per rendersi conto dell’assurdità e della non opportunità di tale scelta». Così il presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S), si aggiunge al coro dei colleghi che protestano per la nomina di Amato alla Consulta.

«Il Paese – afferma ancora l’esponente 5 Stelle in un post su Fb – continua ad essere in balia dei soliti noti, esponenti di un mondo e di una mentalità che non ci appartengono più. L’Italia non può essere condannata ad essere schiava di questi personaggi. È ora di cambiare rotta. E noi – assicura Fico – la cambieremo».
Critico anche il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: “Giuliano Amato alla Corte Costituzionale? Quindi colui che, su ordine di Craxi, varò la prima legge ad personam per permettere a Berlusconi di acquisire il monopolio televisivo. Fino a quando la storia e la verità di questo paese dovranno essere umiliate?».

Per Sel si tratta di una scelta «fuori dal Paese reale». Così Marco Furfaro, responsabile immigrazione di Sel: “Giuliano Amato nuovo giudice costituzionale perchè ovviamente se lo merita, rappresenta il talento, la competenza, la schiena dritta dello Stato, l’imparzialità, il non aver mai ceduto a compromessi, mai vagliato leggi ad personam, mai preso una pensione indicibile o essere finito in tutte le partite dove destra e sinistra dovevano trovare un misero accordo».

Segnali di soddisfazione arrivano invece da Maurizio Sacconi.  «La nomina di Giuliano Amato a componente della Corte Costituzionale rappresenta la scelta di un uomo di equilibrio e di competenza ‘nonostantè la lunga eappassionata militanza politica. E con ogni probabilità il suo equilibrio si rivelerà superiore a quello dei cosiddetti ‘tecnici purì che non sono mai scesi nell’agone politico ma che nondimeno hanno talora espletato la loro alta funzione con intollerabile faziosità».

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