Pd. Congressi di Circolo. Anteprima a Roma, vince Cosentino e doppia il “renziano”

ROMA – Ora il Congresso del Pd entra nel vivo. Si vota nei Circoli per eleggere i delegati alle assemblee provinciali.e, di seguito, i segretari delle Federazioni. Se i candidati avranno ottenuto la maggioranza dei delegati l’elezione è automatica.

In caso contrario nelle assemblee si dovranno cercare  le alleanze necessarie. Questi   congressi sono , forse,l’unica sede  in cui si discute di politica, di partito. Poi il congresso nazionale,l’8 dicembre,sarà solo una conta fra gli sfidanti,  Cuperlo, Civati, Pittella,  Renzi.Primarie aperte anche ai non iscritti.  L’elezione dei segretari  regionaliavverrà in seguito.

Si misurano temperatura e orientamenti del Partito

Solo i congressi dei Circoli misureranno la temperatura del Partito, indicheranno gli orientamenti prevalenti di cui chi risulterà eletto nelle primarie non potrà non tener conto. Ed è Roma a dare un primo interessante risultato..Un Circolo storico, Ponte Milvio, quello di Enrico Berlinguer, ha anticipato i tempi congressuali, non si capisce bene perché o forse lo si capisce  troppo bene, i  candidati erano quattro di cui due, Leonello Cosentino e Tommaso Giuntella, che si riconoscono entrambi negli orientamenti di Cuperlo“ , Tobia  Zevi, candidato renziano, Lucia Zabatta, corrente Civati. Il primo , sul cui nome è confluito il “ Campo democratico”  di Goffredo Bettini, è un dirigente che viene dal Pci, una lunga storia  nella Federazione romana, amministratore locale,assessore regionale, poi parlamentare. Lo sostiene, fra gli altri Stefano Fassina. 

Una candidatura “ indipendente”fuori da aree  e correnti precostituite 

Con lui movimenti e associazioni di cultura politica che operano nella capitale Ci tiene a dire che la sua è una “ candidatura indipendente, fuori da aree o correnti precostituite”. “ Credo di poter chiedere il voto ad aree diverse- afferma-sulla valutazione di cosa c’è da fare a Roma. Vorrei un successo pieno della capacità di azione di Marino,per restituire al governo della città un’idea. Roma deve essere davvero la Capitale non solo uno slogan”. Giuntella  proposto dai “giovani turchi” di Orfini,  ha il sostegno dei bersaniani e dei bindiani.. Il voto in questo Circolo  avrebbe potuto rappresentare una importante anteprima: se Cosentino avesse riportato una sconfitta oppure un voto comunque negativo  avrebbe rappresentato un segnale per future,possibili alleanze ad escludendum. I risultati dicono altro: Cosentino vince con il 43% dei voti,doppiando Zevi, 24%  e Giuntella a ruota, 23,9%, Zabatta il 6,25%.  Singolare il commento di  Repubblica che dice sì che ha vinto ma se si mettessero insieme renziani e giovani turchi sarebbe in minoranza. Un  segnale che ne vedremo delle belle nei congressi dei 120 Circoli  della Capitale.,il cuore  malandato del Pd, senza i quali fa poca strada

 

 

Nel progetto di Renzi i Circoli relegati in un indefinito limbo

 

 Ma l’idea che Renzi ha del partito, di fatto, relega i Circoli in un indefinito limbo. Già oggi hanno poca voce, spesso  sono ormai scatole vuote, usati come comitati elettorali  permanenti.  Renzi parla chiaro. Il partito inteso come collettività, il partito sociale,  che pensa,propone, fa politica a tutto campo, aperto al territorio,  a movimenti, associazioni,non fa parte del suo vocabolario . Dice che vuole abolire le correnti, pregevole intenzione.In realtà vuole abolire il partito. Per lui quelli che contano sono i parlamentari e gli amministratori che intende riunire una volta a settimana. “ Poi- dice. ci sono i circoli”. Un  “ poi” che è tutto un programma. Tornano i conti: una volta alla settimana Renzi intende esercitare il ruolo di segretario. “Non deve stare al Nazareno, sostiene, ma deve fare,inaugurare un giardino, una biblioteca, una strada.” E lui intanto,insieme a Prandelli, ,l’allenatore degli azzurri del pallone,è impegnato a ramazzare una piazza di Firenze insieme a un gruppo di volontari. Circola su una bici “ Legnano “ rimessa a nuovo dai carcerati. 

Il sindaco di Firenze annuncia un programma che non arriva mai

Non c’è che dire, vende bene se stesso,è un buon piazzista.  Annuncia  il programma, ma non arriva mai Ricicla gli “ otto punti” lanciati a Bari, otto slogan, quando dimenticò di dire qualcosa sul Mezzogiorno. Dà appuntamento per la Leopolda 2, a Firenze., ribadisce che si candiderà anche a sindaco. Se uno può essere parlamentare italiano o europeoperchè non posso fare il sindaco e il segretario?. Forse una qualche differenza c’è fra gli impegni che vengono richiesti.  Gianni Cuperlo risponde e non usa mezzi termini: “ Il  Pd non può più servire da trampolino per fare altro afferma-. chi lo guiderà dovrà dedicarsi esclusivamente alla costruzione del partito.

Cuperlo:no a doppi incarichi, un partito “ bello e democratico”

No secco,insomma a doppi incarichi: “Se uno vuole fare il segretario di un partito deve dedicarsi al partito-sostiene-, se vuole fare bene il sindaco di Firenze fa il sindaco’”Insiste sul ruolo del partito.:”L’idea che il Partito democratico si possa costruire attorno a un dualismo tra ruolo di amministratori e ruolo di parlamentari non è quello che voglio io.

“Dobbiamo restituire al paese la bellezza”, è lo slogan che ha scelto..” Per questo però il partito, bello e democratico, deve ritrovare la sua vocazione.Siamo nati non per lasciare le cose come sono, non per correggere la punteggiatura nella sintassi della destra, ma per ridare forza alla passione della sinistra”. 

 Un’altra economia che si coniughi con i diritti,la libertà,la vita delle persone

 

 

 Il Congresso deve recuperare perciò la sua vera natura. “Non lo facciamo –prosegue-solo per decidere un nuovo nome, un nuovo leader ma per riscoprire l’importanza delle parole che sono capaci di descriverci. Devi capire chi sei e per chi sei”.  E poi la linee guida del programma:l’economia che “non ha solo l’obiettivo del profitto,”  è  possibile “un’altra economia che si coniuga con “ i diritti,la libertà.,la vita delle persone”

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