Nsagate. In Spagna spiate 60 milioni di telefonate, in Italia 46. Obama non sapeva?

WASHINGTON – Si allarga a macchia d’olio lo scandalo Nsagate. Se  Le Monde ha rivelato che in un solo mese la National Security Agency americana ha tracciato oltre 70 milioni di comunicazioni in Francia, in Italia gli 007 Usa hanno fatto quasi altrettanto.

Secondo i dati del sito web Usa  Cryptome, antesignano di Wikileaks, in un mese a partire dal 10 dicembre 2010 all’8 gennaio 2013 – lo stesso periodo preso in esame per la Francia – sono stati raccolti e controllati 46 milioni di cosiddetti ‘medatadà telefonici (numero di telefono chiamato, identità del ricevente e del chiamante, durata della telefonata). A conferma dei numeri italiani il quotidiano spagnolo  El Mundo scrive oggi in prima pagina che nello stesso periodo l’Nsa ha raccolto oltre 60 milioni di telefonate, la stessa cifra citata da Cryptome. Gli autori dell’articolo sono Glenn Greenwald (il depositario dei segreti di Edward Snowden, la talpa dell’Nsagate) e German Aranda. 

Obama non sapeva nulla

Nel frattempo il generale Keith Alexander, capo della Nsa, la National Security Agency americana, ha affermato di non aver mai parlato con il presidente americano Barack Obama delle presunte intercettazioni del cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel. Lo ha affermato un portavoce dell’agenzia di intelligence americana alla Bbc.  La smentita arriva all’indomani della pubblicazione dell’edizione domenicale della Bild, il tabloid più diffuso in Germania, nella quale si sosteneva invece che il presidente americano fosse al corrente dello spionaggio. Citando fonti dei servizi Usa, la Bild am Sonntag ha scritto che Keith Alexander aveva informato Obama delle intercettazioni ai danni di Merkel fin dal 2010. Il settimanale Der Spiegel e il quotidiano Faz avevano scritto ieri che Obama – nel corso della famosa telefonata di mercoledì scorso con il cancelliere tedesco – oltre a presentare le sue scuse, aveva assicurato a Merkel di non aver saputo delle intercettazioni nei suoi confronti. Se lo avesse saputo, avrebbe detto Obama, le avrebbe fermate. Tuttavia altri osservatori di questa vicenda pensano che Obama sapesse tutto. Insomma, l’intricato scandalo sta provocando un vero e proprio tsunami diplomatico. 

Per ora la National Security Agency americana fa sapere di aver posto fine al programma avviato per spiare il cancelliere tedesco Angela Merkel e un certo numero di altri leader del mondo. Basterà questa affermazione a tranquillizzare l’opinione pubblica?

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