Laboratorio per la sinistra: Renzi contro il mondo del lavoro

Direzione Pd blocca il tesseramento

ROMA – A Repubblica piace troppo la parola caos a proposito del  Pd impegnato nella campagna congressuale. Lo spunto ormai giornaliero è dato da alcuni episodi, certo molto gravi, relativi al tesseramento, con iscrizioni all’ultimo momento, anche mentre si votava. Si mette in secondo piano, oppure non se ne parla, il fatto che hanno   votato oltre 320 mila iscritti,  “ persone per bene”, dice Cuperlo,quelli che invece il sindaco di Bari, Emiliano, renziano di sinistra” si definisce, vorrebbe proprio eliminare , posizione questa non solo sua ma anche di editorialisti e commentatori tipica dei reazionari. Ora la direzione ha posto fine a qualsiasi possibilità di inquinare il voto decidendo di bloccare il tesseramento dei nuovi iscritti, come aveva proposto Cuperlo,  a partire da lunedì 11 novembre fino al giorno della convenzione nazionale, il 24 novembre. I circoli resteranno aperti sabato e domenica. Allora tutto bene, finito il caos?. 

Repubblica insiste: Pd nel  caos,divisioni e  polemiche

Manco per sogno. Repubblica insiste, parla di “divisioni, polemiche, attacchi e botta e risposta” che hanno avuto come protagonisti i candidati alla segreteria, e proprio questo quotidiano ci ha messo del suo, con Renzi ogni giorno ospite di onore che spara a zero contro tutto e contro tutti, in particolare, come sottolinea Laboratorio politico per la sinistra, contro l mondo del lavoro.  Insomma  il caos  per Repubblica continua anche se la direzione del Pd dando una prova di unità e di compattezza, con il metodo del silenzio assenso, ha espresso un voto che ha visto contrari solo dodici su 223 membri, due astenuti. Tradotto in percentuali significa  che  si è detto contrario il 6,3% contro il 93,7% che si è mostrato favorevole.  Sulle polemiche che si sono sviluppate in questi giorni interviene Massimo D’Alema che parla di  “un attacco politico”.”Potersi iscrivere fino al momento del voto era un’idea sbagliata che, però, ci è stata imposta – da quegli stessi giornali che ora ci accusano” . Per quanto riguarda il rigonfiamento delle tessere  afferma che “ si è trattato di una serie di episodi gravi – – ma non c’è stato in tutta Italia. 

D’ Alema: un attacco politico, una campagna di menzogne e disinformazione

C’è una campagna di disinformazione, un attacco politico portato avanti con una campagna di menzogne. Si è verificata – ha proseguito  – una serie di episodi che nascono da una regola che,ripeto, era chiaramente sbagliata, assurda, che ha «favorito abusi e rigonfiamenti”.  Dietro le polemiche pretestuose, gli attacchi politici, c’è un problema, il vero problema sul quale si gioca il congresso. Renzi abbonda in dichiarazioni, richiama la Leopolda,  quasi fosse il vero congresso. A bel leggere i suoi interventi si scopre cosa sia per il sindaco di Firenze un partito, lui, il capo e poi il niente. C’è una “ perla” che svela  il “ suo modello”. Sempre su repubblica dice : “ Nel modello di Partito democratico che abbiamo in testa ( abbiamo chi? Ndr) noi quando presenteremo delle proposte  sul lavoro domanderemo, attraverso la Rete, il contributo di imprenditori, dei lavoratori. Questa è la rivoluzione.” Per lui, insomma, le forze organizzate, i sindacati, i corpo intermedi, tutta roba da buttare, il confronto democratico, la partecipazione sono cose di alti tempi. Certo la  Rete è uno strumento da usare, strumento, la democrazia è altro. 

Il rischio  di una mutazione genetico del Partito democratico

E una risposta arriva da Laboratorio politico per la sinistra che in una nota esprime soddisfazione per gli importanti risultati della prima fase dei congressi di circolo del PD, che ha visto l’elezione di una prevalenza di segretari che sostengono la candidatura di Gianni Cuperlo.”  Si sottolinea che  le degenerazioni che si sono manifestate a proposito del tesseramento siano figlie non solo di un regolamento congressuale sbagliato, ma anche, e soprattutto, di un’idea di partito molto lontana dalle esperienze socialiste e progressiste europee ed occidentali”.” Oggi –prosegue la nota-corriamo il serio rischio di fare divenire il PD un altro partito personale, in cui un gruppo -quello che fa riferimento a Matteo Renzi- si comporta da partito nel partito, organizzando alla Leopolda il proprio Congresso, senza insegne e simboli del PD, alla faccia delle migliaia di militanti democratici. C’è il concreto rischio di una mutazione genetica del PD irreversibile.” Si ricorda che in molto congressi di Circolo sono stati approvati due ordini del giorno, uno “per la scrittura di un nuovo statuto  veramente democratico”, un altro perl’adesione piena, senza se e senza ma, del PD al Partito del Socialismo Europeo. 

Dalla Leopolda un attacco pesante ai diritti dei lavoratori

Per quanto riguarda la “ Leopolda” si afferma che  da quella  assemblea  è venuto “ un attacco pesante ai diritti dei lavoratori e alle loro organizzazioni, che vanno sì rinnovate, anche con coraggio, ma non rappresentate come il problema del paese. L’’Italia è la nazione europea con più ingiustizie e differenze perché da troppi anni ha prevalso una logica liberista, che ha progressivamente indebolito il lavoro, i giovani, l’impresa, la base produttiva del Paese. Il Laboratorio politico per la sinistra si impegna a fare esprimere il mondo del lavoro nel congresso, respingendo le tesi della Leopolda.” Infine una indicazione per il futuro. Laboratorio è< impegnato nella “ Costituente delle idee” con altre associazione e punta a farla diventare “un vero e proprio soggetto organizzato della sinistra del PD, lavorando e per dar vita a comitati Cuperlo in ogni parte del territorio, affinché Gianni Cuperlo possa avere la più forte e netta affermazione.”

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