Berlusconi, atti sessuali con Ruby in cambio di ingenti somme di denaro

La sentenza: il Cavaliere  è il regista delle esibizioni sessuali. Dopo qualche minuto trapelano i primi stralci su ciò che i giudici hanno scritto nelle loro motivazioni sulla sentenza di condanna nei confronti del Cavaliere. L‘ex premier è stato condannato in primo grado a 7 anni di reclusione nell’ambito del processo sul caso Ruby

 

MILANO – Sono state depositate le motivazioni della sentenza emessa nei confronti di Silvio Berlusconi che era stato condannato precedentemente dai giudici della quarta sezione penale di Milano a 7 anni di reclusione per concussione e prostituzione minorile, e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Giulia Turri, presidente di questa partizione, non ha autorizzato i giornalisti,che lavorano nel Palazzo di Giustizia di Milano, ad entrare in possesso della copia delle motivazioni appena depositate, della sentenza nei confronti dell’ex premier. Nei giorni passati sei cronisti, “in qualità di rappresentanti dei giornalisti giudiziari del palazzo di giustizia di Milano”, avevano chiesto di poter estrarre copia della motivazione della sentenza, “trattandosi di un caso di interesse pubblico e di stringente attualità”. Il giudice ha però respinto la loro richiesta, spiegando che ai sensi dell’articolo 116 del codice di procedura penale non sono “soggetti legittimati” a prendere visione delle motivazioni. Nonostante tutto trapelano le prime indiscrezioni su quello che è stato scritto dai giudici nelle motivazioni sulla sentenza di condanna nei confronti del cavaliere, “risulta provato che il regista delle esibizioni sessuali delle giovani donne fosse proprio Berlusconi, il quale dava il via al cosiddetto bunga bunga, in cui le ospiti si attivavano per soddisfare i desideri dell’imputato”.

E ancora “risulta, innanzitutto, provato che l’imputato abbia compiuto atti sessuali con El Mahroug Karima in cambio di ingenti somme di denaro e di altre utilità quali gioielli”. Sembra,che l’ex presidente del consiglio era consapevole della minore età di ruby, e abusando del suo potere ha costretto Pietro Ostuni a dare disposizioni ai funzionari della Questura di Milano di rilasciare la giovane marocchina affidandola a Minetti Nicole. Il premier “intervenne pesantemente sulla libertà di autodeterminazione del capo di gabinetto”, al fine di tutelare se stesso e impedire a Ruby di svelare l’attività di prostituzione ad Arcore,ma anzi darle la possibilità di continuare anche a frequentare la privata dimora. Ostuni accettò soltanto per non subire pregiudizi in ambito lavorativo. Inoltre diverse persone, quali la senatrice Maria Rosaria Rossi, l’eurodeputato Licia Ronzulli, alcune ragazze presenti alle serate, Mario Apicella,Danilo Mariani ed altri , sono state pagate per mentire, dichiarando di non aver mai assistito a scene di natura sessuale. Il collegio della quarta sezione penale spiega di non aver aumentato la pena perché Ruby era già una prostituta. Nelle motivazioni della sentenza con cui hanno condannato l’ex presidente del Consiglio, scrivono: “Quanto al delitto di prostituzione minorile, l’entità delle violazioni, desunta dal numero di serate a cui partecipò la persona offesa, unitamente alle condizioni soggettive della giovane già dedita alla prostituzione in epoca precedente, inducono a contenere l’aumento di pena in continuazione con il reato ritenuto più grave, ossia la concussione”. Per questo hanno stabilito per l’ex premier la pena base di 6 anni e 4 mesi di reclusione per l’imputazione di concussione, con l’aumento di 8 mesi per la continuazione con la prostituzione minorile.

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