Primarie Pd. Alle ore 17 hanno votato 2 milioni di cittadini

Sono aperti dalle 8 i 9mila seggi per la votazione del nuovo segretario nazionale del Pd. Gli elettori potranno esprimere la propria preferenza fino alle 20, poi ci sarà subito lo spoglio. Alta l’affluenza. Alle 13 avevano votato quasi 1 milione di persone e alle 17 si è giunti a quota 2 milioni

 

ROMA – Parte il voto per il partito democratico: nelle prossime ore sapremo chi dei tre candidati alla segreteria sarà il vincitore delle primarie e, di conseguenza, che strada intraprenderà il partito di Renzi, Civati e Cuperlo. Nel giorno che precede il voto, non sono mancate però iniziative, polemiche e frecciatine tra i tre candidati alla leadership del Pd. 

Cominciando da Matteo Renzi, dato vincitore dalla gran parte dei sondaggisti, che schiera “mille tavoli” nelle piazze italiane per convincere gli indecisi lanciando anche l’hastag #lavoltabuona. Sul suo profilo Facebook scrive “Meno 1 al nuovo partito democratico che sogniamo insieme da sempre”. Secondo Renzi “Cambiare è possibile. Siamo circondati da un messaggio che dice ‘è tutto già deciso, voi non contate niente’. Le primarie servono per dire che non è vero che tutto è già scritto, perché io non mi rassegno all’idea che noi non contiamo più niente” dice il sindaco di Firenze che ribadisce “Se da lunedì sarò segretario del Pd, il partito non dovrà stare a rimorchio, per vent’anni siamo stati subalterni, ora tocca a noi dettare l’agenda”.

D’altra parte, Pippo Civati, altro rottamatore della prima ora, ha scelto l’ironia per la sua campagna elettorale. Infatti, i suoi sostenitori sono nelle piazze di tutta Italia come “spingitori di primarie”, offrendo caffè e invitando ad andare a votare domani. Sceglie invece la tv il candidato Gianni Cuperlo. Dai microfoni di Omnibus su La7 rigetta l’etichetta di uomo d’apparato e attacca Renzi: “Io continuo ad essere descritto come l’uomo dell’apparato e della continuità. Ma se mi guardo attorno – dice – io trovo la continuità nelle ricette di Renzi. Flessibilità nel mercato del lavoro, blairismo, articolo 18, attacco ai sindacati. Cosa è questa se non continuità? Nemmeno il Labour di Milliband parla più di blairismo e parla di diritti e dignità della persona. Il sindaco di New York parla di reddito minimo. Il destino del Pd non è la moderazione ma il cambiamento. Serve una grande forza della sinistra”, dice. Per votare è indispensabile portare con sé un documento di identità e la scheda elettorale. Chi è iscritto al Pd non pagherà, mentre chi non lo è verserà due euro. Per conoscere qual è il seggio dove si può votare andare sul sito del partito democratico e inserire il numero della propria sezione elettorale cliccando nella sezione “Trova il seggio”. Va infine detto che le sezioni saranno aperte dalle 8 del mattino alle 20.

 

 

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