Forconi, Italia nel caos…in attesa della manifestazione a Roma

ROMA – Il governo Letta incassa la fiducia alla Camera nel terzo giorno di proteste da parte dei Forconi, degli studenti, degli imprenditori e di tutte quelle altre categorie sociali messe in ginocchio dalla crisi.

Un’ondata di manifestazioni che hanno colpito l’intero Paese, nel mirino  ancora una volta ci sono il Governo, l’Europa e le politiche di austerity. Come annunciato dai leader della protesta, i presidi ed i blocchi del traffico proseguiranno fino a venerdì. Ma si teme un aumento del livello di protesta, in seguito alla fiducia accordata oggi all’esecutivo. Uno dei leader del movimento “9 dicembre”, Danilo Calvani, ha annunciato una grande manifestazione nella capitale nei prossimi giorni. “Finché questi politici non se ne andranno, sarà lotta ad oltranza. Noi in maniera democratica e rispettando l’ordine costituito faremo ciò che prevede la nostra Costituzione cioè deligittimeremo questa politica e andremo a Roma la prossima settimana da tutta Italia. Stiamo lavorando con la Questura di Roma per organizzare un’iniziativa democratica. Non ci interessano iniziative illegali” dice Calvani. Sulla stessa linea si era espresso ieri il leader del movimento dei Forconi Mariano Ferro: “Non è ancora il momento di andare a Roma. Bisogna aspettare qualche giorno ancora, facciamo bollire l’acqua”. 

Intanto, Torino resta la città in cui si registrano i maggiori disagi, dopo l’assedio al palazzo regionale di due giorni fa. Oggi a manifestare in piazza Castello sono tornati gli studenti, al grido di “Il futuro dell’Italia siamo noi”. Tra di loro anche alcuni tifosi ultras, portati in questura dalla Digos perché fomentavano gli studenti ad una protesta più forte e a bloccare la tangenziale cittadina. Problemi anche nella circolazione dopo che alcuni manifestanti hanno rovesciato cassonetti in mezzo alla strada, alcuni dati addirittura alle fiamme. Al momento sono 32 le persone denunciate per i blocchi stradali di ieri. Tra queste un camionista di 36 anni accusato di violenza privata. Secondo le forze dell’ordine si spostava sui diversi presidi cittadini posizionando il suo camion in mezzo alla strada per bloccare la circolazione. 

A Milano invece attimi di tensione tra i manifestanti e i tifosi dell’Ajax, arrivati nel capoluogo lombardo per assistere al match di Champions League contro il Milan. Lo scontro è stato causato in seguito al blocco della circolazione effettuato dai manifestanti: gli olandesi sono scesi dal bus sul quale viaggiavano, chiedendo di lasciar passare il mezzo. Le forze dell’ordine hanno placato repentinamente gli animi riportando la situazione alla normalità. 

A Roma circa 500 persone, tra cui studenti, disoccupati e cassaintegrati, si sono radunate davanti Montecitorio, mentre era in corso il voto di fiducia al governo Letta. 

‘Lo Stato ci vuole morti’, ‘Quello che vedete è quello che è rimasto dell’Italia’, ‘Il diritto alla speranza ce lo può togliere solo Dio’ sono alcuni degli slogan promossi dai manifestanti. Poi hanno occupato i binari delle stazioni metro Garbatella e Piramide. 

Visti i forti disagi nel territorio, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha detto che impedirà che “le città siano ostaggio dei delinquenti per fini individuali o politici”. Quindi ha aggiunto “Faremo di tutto per assicurare le pacifiche manifestazioni di chi vuole protestare. Metteremo tutta la forza dello Stato contro i violenti”.” Abbiamo segnali chiari dall’intelligence. Non stiamo qui ad aggettivare le ali estreme di questi movimenti, ma abbiamo gli occhi puntati su di loro e sapremo cosa fare se costoro esagereranno”, ha poi sottolineato il vicepremier che assicura: “Il governo non avrà nessuna remora a reprimere intimidazioni o minacce alla libertà degli altri”. Alfano riferirà domani alla Camera sulla vicenda. Intanto il partito democratico insiste: “Da tre giorni il ministro Alfano annuncia che il governo non tollererà che le manifestazioni dei forconi violino la legalità e paralizzino le città con la violenza e blocchi. Sarebbe però il caso di cominciare a farlo oltre che annunciarlo” afferma polemico il senatore democratico Vannino Chiti. 

Sulla protesta nelle piazze si è espresso anche Silvio Berlusconi: “Da giorni il nostro Paese è bloccato dall’azione di protesta che vede insieme molte categorie produttive, ivi compresa una parte degli autotrasportatori, e che sta provocando disagi alla popolazione e al commercio. Sino ad ora il governo è apparso poco reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che accada qualcosa?”. Quindi il Cavaliere ha aggiunto di aver deciso di rinviare l’incontro previsto per oggi pomeriggio con una delegazione di autotrasportatori “per evitare ogni possibile strumentalizzazione”.  “Mi rivolgo al governo affinché si faccia subito interlocutore attento delle istanze rappresentate da migliaia di aziende che stanno pagando la politica recessiva degli ultimi 2 anni” conclude il leader di Forza Italia.

 

 

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