Il Governo cancella il Decreto Salva Roma

Dopo il pressing del Quirinale e di ampi settori del parlamento il Governo cancella il Decreto Salva Roma
Nel Milleproroghe le norme indifferibili per evitare il default economico della Capitale

Ed alla fine il Governo Letta è stato costretto a cedere ed ha letteralmente cancellato il Decreto Salva Roma. La decisione è stata presa dopo un pressing serrato del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano sull’Esecutivo e nel pomeriggio di vigilia, dopo una fitta serie di colloqui ai massimi livelli, è maturata la scelta di fare marcia indietro. Nel Decreto, infatti, accanto alle norme qualificanti a favore della Capitale e per evitare il suo default economico, si erano affiancati emendamenti che nulla avevano a che fare con la situazione di grave crisi nei bilanci capitolini. Di qui. Inevitabile, la scelta. Ad annunciarla il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini che in questo pomeriggio di vigilia ha immediatamente informato i presidenti di Senato e Camera. Dunque nessuna conversione del decreto che aveva la sua scadenza per il prossimo 30 dicembre. Il Governo ha anche voluto precisare, con una nota che, quanto alle emergenze della Capitale nell’altro Decreto, il Milleproroghe, che sarà discusso ed approvato dal consiglio dei ministri il prossimo 27 di dicembre , “regolerà le sole situazioni indifferibili, a cominciare dalle norme sulla base delle quali il Comune di Roma ha approvato il proprio bilancio. Nello stesso Decreto -si legge ancora nella nota – sarà contenuta la correzione, annunciata in Parlamento, alla norma relativa agli affitti di immobili da parte della pubblica amministrazione”. Il Salva Roma era stato motivo di un durissimo scontro alle Camere, tanto che il Governo aveva deciso di porre sul tema la questione di fiducia. Sia il Movimento 5Stelle che la Lega avevano già annunciato il loro secco no ed il conseguente ostruzionismo. Tra i punti centrali contestati sia dai grillini che dai parlamentari del Carroccio la norma che impediva alle amministrazioni dello Stato ed agli Enti Locali, ma anche agli organi costituzionali, di poter cancellare decine di contratti di locazione salatissimi e che incidono in maniera devastante sulle finanze dello Stato. Accanto a M5S e Lega, si era schierata nelle ultime ore anche Forza Italia e una parte consistente dei Democratici. A questo punto, vista l’irritazione fatta trasparire anche dal Quirinale, il Governo non ha avuto altra strada che quella della cancellazione.
 

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