Grillo. Show a San Remo, attacca politica, media e Renzi, un cartone vuoto

SANREMO – Beppe Grillo alla fine è arrivato a Sanremo, dove assisterà al Festival con il figlio, e come promesso si è esibito fuori dal teatro Ariston in una sorta di comizio contro la politica e i media.

Primo tra tutti Matteo Renzi definito: !il vuolo, mandato al governo dalle banche». E poi un duro attacco alla Rai: «È la maggiore responsabile del disastro sociale, economico e politico del Paese, che ha 13 mila dipendenti che costano un miliardo e 700 milioni e distribuisce un miliardo e 400 milioni a società esterne di figli di dirigenti. Ma ha detto che non intende interrompere lo spettacolo, per rispetto degli artisti e dei cantanti. Grillo ha parlato, assediato dalle telecamere, nel tragitto tra la sede del M5S di Sanremo e il teatro Ariston. Poi, arrivato di fronte al Teatro, ha percorso una decina di metri del tappeto rosso, è salito sulla pedana, ha preso un microno e ha improvvisato un comizio.  L’Italia, ha detto poi Grillo,  è un paese dove la legge elettorale la fanno in tre. 

«La Rai deve fare servizio pubblico, ce la dobbiamo riprendere»., ha aggiunto.  E poi contro Berlusconi. «Questo è un paese in cui uno che è stato cacciato via dal Senato è entrato al Quirinale scortato dai corazzieri».  «Berlusconi e De Benedetti si stanno dividento il Paese», ha aggiunto. Siamo «in un Paese dove la legge elettorale la fanno in tre: un pregiudicato, un mezzo pregiudicato e Verdini. Andate a vedere chi è Verdini».   Ai giornalisti ha invece detto:«Siete dei morti viventi, siete dei ‘walking dead’».    Insomma per Grillo questa è una crisi extraparlamentare «la democrazia non c’è più, il parlamento non c’è più».

 

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