Riforma elettorale, l’appello di 90 donne a Renzi e Berlusconi

ROMA – Una lettera aperta è stata inviata ieri da una squadra decisamente bipartisan di donne per fissare alcuni paletti sulla legge elettorale. L’appello è stato consegnato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Presidente di Fi, Silvio Berlusconi, al segretario di Ncd, Angelino Alfano, alla segretaria di Scelta civica, Stefania Giannini, ed al presidente di Popolari per l’Italia, Mario Mauro.

Questo il testo e le firme di parlamentari ed esponenti della società civile e del mondo della cultura che sulla parità di genere hanno voluto dire la loro, senza se e senza ma.

“In queste ore si sta discutendo alla Camera la nuova legge elettorale, un traguardo importante ed atteso da parte dei cittadini e delle cittadine italiane.
Siamo consapevoli dell’importanza e della necessità di approvare nuove regole che presiedano al buon funzionamento della nostra vita democratica e che definiscano la rappresentanza e l’efficienza del nostro sistema politico.
Siamo altresì convinte che non sia possibile varare una nuova legge senza prevedere regole cogenti per promuovere la presenza femminile nelle istituzioni e per dare piena attuazione all’articolo 3 e all’articolo 51 della Costituzione.
Per questo abbiamo sottoscritto in maniera trasversale alcuni emendamenti. La nostra convinzione è che l’intesa politica raggiunta possa guadagnare in credibilità e forza da una norma capace di collocare il nostro paese tra le migliori esperienze europee.
La responsabilità della politica sta ora nel trovare una soluzione ad una questione di civiltà e di qualità della democrazia che troverebbe il favore non solo delle donne, ma di tutti i cittadini che hanno fiducia nelle nostre istituzioni e nella possibilità di renderle migliori.

Questo il testo dell’appello per il rispetto della parità nella legge elettorale in discussione alla Camera sottoscritto da deputate di Pd, Forza Italia, Ncd, Scelta civica, Per l’Italia e rivolto ai leader dei partiti”.

Ecco di seguito le prime adesioni all’appello, aperto ad altre sottoscrizioni.

Roberta Agostini, Dorina Bianchi, Stella Bianchi, Michela Biancofiore, Paola Binetti, Rosi Bindi, Lorenza Bonaccorsi, Micaela Brambilla, Anna Grazia Calabria, Ilaria Capua, Mara Carfagna, Giuseppina Castiello, Elena Centemero, Maria Coscia, Nunzia De Girolamo, Paola De Micheli, Marilena Fabbri, Adriana Galgano, Gabriella Giammanco, Fabrizia Giuliani, Beatrice Lorenzin, Alessandra Moretti, Alessia Mosca, Fucsia Nissoli, Caterina Pes, Giovanna Petrenga, Flavia Piccoli Nardelli, Catia Polidori, Barbara Pollastrini, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo,Laura Ravetto, Eugenia Roccella, Barbara Saltamartini, Iole Santelli, Elvira Savino, Daniela Sbrollini, Gea Schirò, Rossana Scopelliti, Simonetta Rubinato, Irene Tinagli, Valeria Valente, Sandra Zampa, Susanna Cenni, Daniela Gasparini, Renata Gherard, Cristina Bargero,  Chiara Scuvera,  Irene Manzi, Giulia Narduolo, Miriam Cominelli, Elena Carnevali, Alessia Rotta, Mara Carocci, Simona Malpezzi, Gianna Malisani, Enza Bruna Bossio, Tamara Blazina, Vanna Iori, Luisa Bossa, Delia Murer, Daniela Sbrollini, Micaela Campana, Cinzia Fontana, Luisella Albanella, Maria Amato, Elisa Meloni, Sara Moretto, Donata Lenzi, Alessandra Terrosi, Maria Iacono, Antonella Incerti, Emma Petitti, Giuditta Pini, Chiara Gribaudo,  Liliana Ventricelli, Colomba Mongiello, Francesca La Marca, Patrizia Maestri, Eleonora Cimbro, Floriana Casellato, Paola Bragantini, Maria Luisa Gnecchi, Maria Grazia Rocchi, Michela Rostan, Giulia Narduolo, Antonella Incerti, Magda Culotta, Sabrina Capozzolo.

 

Ma questo è solo l’inizio, probabilmente, di una petizione che rischia di diventare infinita e che potrebbe creare, vista la composizione bipartisan, gravi difficoltà al prosieguo dell’iter della riforma.

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