Libia, odissea all’alba. Terzo giorno di guerra. LA DIRETTA

ORE – 19,10 – Si moltiplicano i presidi per affermare pubblicamente la  contrarietà alla guerra in Libia e diffondere materiale di controinformazione su quanto sta accadendo realmente in questo momento.

Oggi cinquanta studenti universitari della Sapienza hanno esposto uno striscione con la scritta Libia. “Not in my name, no alla guerra del petrolio” e distribuito volantini agli studenti dell’università. Domani davanti Montecitorio la Federazione della Sinistra ha indetto un presidio in Piazza Montecitorio contro i bombardamenti alla Libia. Ma in altre parti d’Italia  pacifisti e non violenti si stanno organizzando per dar vita ad un movimento contro questa guerra.

ORE – 18, 50 – Mentre la Francia annuncia orgogliosamente di aver effettuato ben 55 missioni in tre giorni nei cieli della Libia, e l’Italia si rende disponibile ad incrementare gli  aerei,  i sei F16 della Norvegia non avendo ricevuto l’ordine di partecipare sospendono le operazioni. Insomma all’interno della coalizione sembra aleggino dubbi sull’utilità di questo intervento. Almeno questo è il clima che si respira. Anche il cancelliere Angela Merkel ha ribadito nuovamente il proprio dissenso sull’operazione militare in corso. Gli Usa dal canto loro comunicano che l’obiettivo non è quello di  distruggere completamente l’esercito libico ma piuttosto di prendere di mira le forze che sfidano il mandato internazionale dell’Onu.

 

ORE – 18, 24 – Il il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si trova in visita all’Università dell’Insubria a Varese, ha ricordato ai presenti che l’Italia non poteva esimersi nel dare il suo contributo alla soluzione della crisi libica e alla riaffermazione del diritto di questi popoli, in questa fase storica, di veder riconosciuta la loro sete di libertà e di giustizia.

 

ORE – 18, 18 – “La situazione è estremamente complessa e difficile”. Questo è quanto affermato dal colonnello francese Thierry Burkhardt, riferendosi alle difficoltà per i caccia della coalizione presenti nei cieli libici di distinguere i veicoli della popolazione civile, dei ribelli, e delle forze fedeli al colonnello Muammar Gheddafi.

ORE – 18, 11 – La portaerei francese a propulsione nucleare Charles de Gaulle, salpata ieri mattina da Tolone, nel sud della Francia, è «in grado» di cominciare le sue operazioni in Libia  con i caccia da domani. Lo ha reso noto lo stato maggiore francese in una conferenza stampa a Parigi.

 

ORE – 18, 05 – Le forze fedeli a Gheddafi hanno bombardato la città occidentale di Zenten per diverse ore. Lo riferisce l’emittente araba Al Jazera.

 

ORE – 17, 38 – Gli insorti libici hanno fatto sapere che non intendono negoziare con il colonnello Muammar Gheddafi. Lo ha detto Adel Abdelhafidh Ghoka, dirigente del Consiglio nazionale transitorio, in una conferenza stampa a Bengasi.  “Ci ritroviamo in una guerra a cui siamo stati costretti dal dittatore- ha detto – ma ci rifiutiamo di negoziare con lui, vogliamo vedere la sua fine, è considerato a livello internazionale un criminale di guerra e sarà giudicato per genocidio”.

 

ORE – 17,12 – Le forze leali al leader libico  hanno interrotto la loro marcia verso Bengasi dopo gli attacchi degli Usa e dei paesi alleati. E’ quanto afferma il Pentagono, avvertendo che  i militari governativi sono comunque attivi.

 

ORE – 17,12 – L’intenzione della coalizione è che il comando dell’operazione libica passi alla Nato. «Col tempo vogliamo che il comando e controllo dell’operazione passi alla Nato», ha detto Cameron alla Camera dei Comuni. Inoltre Cameron ha aggiunto  che i bersagli dell’operazione Odissey dawn. Ha poi  precisato che  sta ai libici scegliere il loro futuro e chi li governa, compito della coalizione è fare applicare la risoluzione dell’Onu.

ORE 17,11 – L’imposizione di una no-fly zone sulla zona costiera della Libia potrà costare agli alleati tra i 30 e i 100 milioni di dollari alla settimana. È questa la stima avanzata dall’americano National Journal che cita un rapporto pubblicato all’inizio di marzo dal Center for Strategic and Budgetary Assessments, secondo il quale il conto finale che la comunità internazionale dovrà pagare per questa fase d’attacco iniziale, che prevede la distruzione delle difese aeree libiche

 

ORE 17,08 – Sono entrati in azione per la loro prima uscita nel quadro dell’operazione contro la Libia anche gli F-16 del Belgio.

ORE 16, 53 – L’Unione Europea  è pronta a inviare una missione militare umanitaria in Libia. L’Ue fornirà sostegno nell’ambito della politica comune di sicurezza e difesa (Csdp) all’assistenza umanitaria in risposta a una richiesta dell’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) e sotto il coordinamento Onu. E’ quanto si legge nelle conclusioni adottate dal Consiglio Ue affari esteri a Bruxelles. Tali azioni rispetteranno pienamente le linee guida Onu sull’uso degli asset militari e di difesa civile .

ORE 16,36 – Le brigate fedeli a Muammar Gheddafi presenti nella città di Misurata avrebbero sparato oggi su una folla nel centro della città, provocando la morte di almeno 9 persone.

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