La corsa di Grillo per le Europee? È solo una riunione di condominio

In rete definite le candidature dei 5 Stelle con solo 33mila votanti. Alcuni saranno della partita con appena 30 voti di preferenza. Berlusconi lascia l’ospedale e si prepara alla ‘sentenza’ del 10 aprile

ROMA – Sono stati sdoganati, da un’affluenza in reta da brividi, i 73 candidati chiamati a correre per il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Europee. Le votazioni on line hanno fatto registrare il magico numero di 33mila votanti, un vero e proprio record per la democrazia nazionale, altro che le Primarie del Pd, poverini, i Democratici hanno portato ai seggi, non in rete poco meno di tre milioni di persone, per altro paganti. Quanto a pagare, però, Grillo fa la stessa cosa del Pd alle Primarie: chiede soldi per assistere al suo spettacolo che, da un lato rappresenta la campagna elettorale dei 5 Stelle per le Europee, dall’altro, come tutti i grandi uomini di spettacolo, è un vero e proprio tour. Uno spettacolo e basta. Dunque, al netto di quanto Grillo dirà nelle prossime settimane, dobbiamo registrare, però, che la democrazia on-line del comico genovese, non è nei numeri, questo va detto. Chi correrà alle prossime Europee, con buone chances di vincere la partita, ha doti personali di voti di appena 30 preferenze. I più votati – secondo quanto riporta il quotidiano la Repubblica – hanno raggiunto circa 1500 preferenze, come Marco Valli (Nord Ovest 1456) o Dario Tamburrano (Centro, 1880), ma ci sono candidati come Manuel Voulaz con solo 33 preferenze. Un chiaro esempio di democrazia para-condominiale, con due Amministratori di caseggiato, come Grillo e Casaleggio, che impongono le regole della partita. Nulla di illegale, naturalmente, ma se la democrazia interna ad un partito, viene imposta con poco più di 33mila votanti, su una percentuale stimata di consensi che va ben oltre il 20%, quindi con qualche milione di voti in pancia, qualche dubbio sulle reali intenzioni del duo Grillo-Casaleggio, almeno per il prossimo futuro ci viene.

E se Grillo ha i suoi candidati Nuovo Centro Destra e Udc sembrano aver trovato un accordo per quella che può assolutamente essere definita una ‘Santa Alleanza’. Il primo obiettivo è naturalmente il rassemblement per le Europee, per poi correre, successivamente, alla definitiva ‘cancellazione’ di Forza Italia. In sostanza, i moderati del centrodestra, troverebbero un tetto sicuro sotto le tegole di Alfano e Casini, lasciando quella, che potrebbe, da qui a qualche tempo diventare la casa ‘diroccata’ dell’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berluconi
. Angelino Alfano ha riunito i suoi a Montecitorio per illustrare il progetto e superare le resistenze di chi nel Ncd non si fida del nuovo alleato perché teme un appiattimento al centro.
”Vogliamo fare una grande coalizione in grado di competere e vincere contro la sinistra”, ha spiegato lo stesso Alfano. Poi la chiusura netta al suo vecchi partito: “È all’opposizione e noi aggreghiamo chi è a favore del riformismo del governo Renzi”. Ma se ci sarà l’Udc, fuori dall’accordo resterà Scelta Civica, che, senza patti, potrebbe correre da sola. Tornando all’alleanza post democristiana tra Ncd e Udc avrebbe già pronto un suggestivo per le prossime Europee: fondo bianco con la scritta Ncd, lo ‘scudo crociato’ di democristiana memoria ed il nome di Alfano.
Intanto Silvio Berlusconi ha lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato per una dolorosa infiammazione al ginocchio sinistro. Ma se la situazione clinica sembra ormai superata esiste, per il cavaliere incombe quella giudiziaria, visto che l’ormai prossimo 10 di aprile arriverà il verdetto del tribunale di sorveglianza di Milano, che dovrà esprimersi per l’affidamento ai servizi sociali oppure per gli arresti domiciliari. Lo stato d’animo del leader di Forza Italia, sarebbe ai minimi, non solo per quello che potrebbe riservargli il Tribunale di Sorveglianza, ma anche per i numeri dei sondaggi che danno Forza Italia in calo progressivo, con il rischio di finire al terzo posto nella scala del gradimento nazionale, sotto i 5 Stelle di Beppe Grillo. E’ emblematico il più che ingenuo fuori onda del Consigliere politico del Cavaliere, Giovanni Toti, rubato dalle telecamere ai margini di una affollata conferenza stampa a Milano. Nella registrazione carpita da microfoni e telecamere Toti, parlando con Maria Stella Gelmini, descrive le angosce di Berlusconi: “ha capito che sto abbraccio mortale” con Renzi “ci sta distruggendo, ma non sa come sganciarsi”.  Ed ancora: “E’ angosciato per il 10” anche se svela che “una della Stampa di Torino mi ha detto che non gli danno un cazzo, neanche i servizi sociali. Gli dicono: vada a casa, stia li’, e non rompa i coglioni”. 

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