Il papa riceve il primate della Chiesa ortodossa cipriota. I fedeli in trepidante attesa

ROMA – Oggi Sua Santità Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Sua Beatitudine Chrysostomos II primate della Chiesa ortodossa di Cipro. Sua Beatitudine Chrysostomos II era già venuto in visita al Santo Padre e alla Chiesa di Roma dal 12 al 19 giugno 2007.

In occasione della sua permanenza a Roma, Sua Beatitudine Chrysostomos II si incontrerà anche con Sua Eminenza il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Sua Eminenza, l’arcivescovo, e il suo ieratico seguito avranno colloqui con Sua Eminenza il cardinale Kurt Koch, presidente del Sacro Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Prima della partenza da Roma, che avverrà il 30 marzo, Sua Beatitudine Chrysostomos incontrerà Sua Eminenza il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Santa Congregazione per le Chiese orientali, Sua Eminenza il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Santo Pontificio Consiglio per la cultura, Sua Eminenza il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Sacro Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.

Dunque fanno: 4 Sua Beatitudine + 1 Sua Santità + 5 Sua Eminenza + 1 ieratico = 11 grandiosi epiteti sacri, una bella media non c’è che dire.
Ma, tralasciando la sterile matematica, andiamo a vedere per quale motivo questi eccellenti padri delle due chiese cristiane si incontrano ogni tanto, sin dal 1964, cioè da quando hanno fatto pace dopo che non si erano più neppure parlati per ben 910 anni.  Probabilmente si incontrano per decidere sulla lievitazione del pane eucaristico, visto che fu per quell’importantissimo motivo che la chiesa d’oriente e la chiesa d’occidente si separarono definitivamente: la chiesa ortodossa vale a dire quella della ‘corretta opinione’ ci voleva il lievito, quella cattolica non ce lo voleva proprio. Forse adesso che c’è il pane a lievitazione naturale la controversia si sarebbe immediatamente sanata. E invece no, sono passati ben 1043 anni e ancora non si sono messi d’accordo sul lievito e si incontrano, si incontrano, si incontrano … ma poi ognuno se ne torna a casa propria e continua a farsi il pane eucaristico, quello che contiene il corpo di Gesù Cristo per intenderci, come gli pare fregandosene degli anatemi e le scomuniche pronunciate dal papa Leone IX al patriarca Michele Cerulario durante il Grande Scisma del 1054, e mai abiurate.

In verità vi sono altre questioni di un’enorme portata culturale e umana in ballo, come quella teologica sulla natura dello Spirito Santo nata a causa dell’inserimento (occidentale) del Filioque nel Credo niceno vale a dire ‘la processione dello Spirito Santo dal Figlio’: “Credo nello Spirito Santo, (…) che procede dal Padre e dal Figlio”, Filioque, appunto”. Noi non capiamo esattamente cosa significhi questo “procede da” ecc … deve essere una questione di traffico, tipo: “lei procedeva da via del Sacro Cuore di Gesù e lei invece procedeva da via Santa Maria ausiliatrice”, tanto per stare in tema.
Inoltre, rispetto alla Chiesa cattolica, la Chiesa bizantina non riconosce le dottrine concernenti il primato papale e l’invenzione rinascimentale del purgatorio, in verità, messa in discussione anche dal pastore tedesco. A livello pratico, questa Chiesa pratica il battesimo per immersione, offre l’Eucarestia ai fedeli con pane lievitato e vino e non contempla il celibato per i sacerdoti, che, per capirsi, si possono unire carnalmente con le donne.
Ecco ciò che da oltre mille anni viene steso sul tavolo delle consultazioni tra ortodossi e cattolici, che rivendicando per sé il titolo di “Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica”, discutendo animatamente …  cioè con l’anima.

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