Gaza, una nuova Sabra e Shatila, l’Onu chiede il cessate al fuoco. I VIDEO

ROMA – Dopo la domenica di sangue che ha provocato 130 morti l’Onu chiede il cessate al fuoco. Una richiesta che al momento rimane inascoltata visto  a parlare sono ancora le armi.

Questa mattina in un raid israeliano sono rimasti uccisi 9 palestinesi sette dei quali erano dei bambini. E sempre oggi sono stati recuperati i copro di 16 palestinesi rimasti uccisi in un recente attacco aereo di tel Aviv. Il drammatico bilancio continua così a salire. Sono, infatti 501 le vittime dall’inizio delle ostilità. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha espresso «forte preoccupazione per il crescente numero di vittime civili» nel conflitto a Gaza, rinnovando il suo appello a «cessare immediatamente il fuoco». «I membri del Consiglio di sicurezza esprimono grave preoccupazione per il crescente numero di vittime e chiedono un’immediata cessazione delle ostilità», ha dichiarato il presidente di turno del Consiglio, l’ambasciatore ruandese Eugene Richard Gasana.

I 15 paesi membri hanno chiesto di «tornare all’accordo di cessate il fuoco del novembre 2012» tra Israele e Hamas e hanno sollecitato «il rispetto delle leggi umanitarie internazionali, in particolare per la protezione dei civili», sottolineando «la necessità di migliorare la situazione umanitaria» nella Striscia di Gaza. All’indomani della giornata più sanguinoisa dall’inizio del conflitto a Gaza, il Consiglio di sicurezza si è detto «molto preoccupato per l’escalation di violenza», sostenendo «gli sforzi dell’Egitto e del segretario generale dell’Onu per arrivare a un cessate il fuoco».

Ban Ki-moon è infatti in missione in Medio Oriente per favorire un accordo tra Israele e Hamas. Dopo la tappa di ieri in Qatar, oggi è atteso al Cairo, dove incontrerà il presidente Abdel Fattah ah-Sisi.  Anche il segretario di Stato Usa John Kerry si è recato al Cairo alle prime ore di oggi per prendere parte ai colloqui sulla crisi in Medio Oriente, dopo che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha lanciato un appello per un «immediato cessate il fuoco» tra israeliani e palestinesi.

Kerry ha in programma di incontrare le autorità egiziane e di altri paesi, ha precisato il dipartimento di Stato, nel tentativo di fermare l’offensiva via terra, mare e aria che ha obbligato migliaia di civili ad abbandonare le loro case. Il capo della diplomazia americana cercherà «una immediata cessazione delle ostilità basata su una dichiarazione dell’accordo di tregua del novembre 2012», ha affermato la Casa Bianca, sottolineando la necessità di proteggere i civili sia «a Gaza che in Israele».

Sul devastante conflitto è intervenuta  l’ambasciatrice dell’Autorità palestinese in Italia, Mai al Kaila: “E’ una nuova ‘Sabra e Shatilà”, ha detto dai microfoni di Radio Anch’io Rai. L’ambasciatrice ha accusato Israele di compiere un «crimine contro l’umanità».  Quanto all’accusa che Hamas utilizzi la popolazione civile come scudo umano, l’ambasciatrice ha ricordato «l’altissima densità abitativa nella Striscia di Gaza, un milione e 600mila abitanti in una porzione di territorio molto piccola». «Come si può parlare di ‘scudi umanì? Al momento siamo attaccati da più lati senza alcun rispetto per la popolazione civile. E quando è sotto attacco, per la popolazione civile non c’è scampo: la gente e le famiglie non sanno dove andare».

 



 

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