Tsipras. Sotto esame i ‘comunisti in Burberry’

ROMA – Si tiene oggi una riunione decisamente importante dell’Eurogruppo. All’ordine del giorno non solo il futuro della Grecia ma soprattutto il futuro delle politiche di austerità nel vecchio continente e la possibilità, per altri paesi meno virtuosi della Germania, di percorrere strade alternative rispetto a quelle lastricate di lacrime e sangue che Atene ha imboccato da anni.

Eurogruppo. Chi partecipa?

L’Eurogruppo è la riunione informale dei ministri dei settori economico e finanziario dei Paesi che hanno adottato l’Euro come valuta nazionale.

Il Presidente in carica dell’Eurogruppo è il ministro delle finanza olandese Jeroen Dijsselbloem, membro non votante come anche il Presidente della BCE, Mario Draghi, il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, il francese Pierre Moscovici, ed il presidente del Gruppo di lavoro europeo, Thomas Wieser. I 18 membri votanti in rappresentanza dei 18 paesi dell’area Euro sono i Ministri competenti, tranne l’Olanda per cui vota il vice di Dijsselbloem.

Le possibilità di accordo

Al momento sembrano effettivamente esistere possibilità di accordo con Atene. 

Un funzionario che nella trattativa con il governo greco ha rappresentato uno dei Paesi rigoristi dell’eurozona, riferendosi al ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, avrebbe confidato a Reuters che “Anche i sostenitori della linea dura come noi devono concedere il beneficio del dubbio a un comunista che indossa una sciarpa Burberry”. 

Molto più sostanziosa invece la dichiarazione di Moscovici secondo cui “Un accordo è necessario e possibile. E’ stato fatto molto lavoro da lunedì scorso sotto la guida di Djisselbloem, ora le posizioni sono più vicine e ora dobbiamo arrivare a un accordo come è nelle speranze di tutti”.

Pierre Moscovici ha poi concluso “Un accordo è necessario perchè tra una settimana il programma arriverà a scadenza è chiaro che permangono delle difficoltà ma sono ottimista che un’intesa sia possibile e che la Grecia resterà nell’Eurozona. Il progresso che è stato realizzato fino ad ora può essere trasformato in un accordo positivo e forte”.

Cosa succede senza accordo?

Come si legge tra le righe della dichiarazione di Moscovici, il mancato accordo, non un mero rinvio quindi ma il completo fallimento delle trattative, potrebbe rimettere al centro del palcoscenico la possibilità che Atene si avvii ad una uscita dall’area Euro e dall’Unione europea.

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