Grandi opere. Sottratti miliardi di euro alle esigenze del Paese

ROMA – Non si placano le polemiche sulle grandi opere che hanno portato all’arresto di Ercole Incalza e alle dimissioni il ministro Maurizio Lupi. ”Noi siamo stati vittime di grandi opere come il Mose che sono state l’humus della corruzione”, tuona Jacopo Berti, candidato alla presidenza della Regione Veneto per il M5S.

W poi: “Con le grandi opere ci sono miliardi di euro che vengono sottratti alle esigenze del Paese. Ad esempio anche l’alta velocità qua in Veneto sottrae solo delle risorse. A chi servono queste grandi opere? Non certo ai cittadini; quello delle grandi opere è uno schema che fa comodo a pochi, un cliché che ha portato soltanto

ad una corruzione dilagante. Non vanno demonizzate le grandi opere ma devono essere funzionali al Paese, non devono essere una mangiatoia. Noi non vogliamo bloccare lo sviluppo ma diciamo che debba essere funzionale allo sviluppo del Paese”. E ancora: “Il primo luglio 2014 noi di M5S facemmo una interrogazione parlamentare sul perché Incalza dovesse avere quell’incarico e Lupi disse che Incalza era la persona giusta al posto giusto. Dobbiamo cambiare in modo radicale e prendere una direzione opposta che sia funzionale alle esigenze del Paese. Galan ad esempio è ancora presidente della commissione cultura. Non riusciamo neanche più ad avere il senso di giustizia: non possiamo aspettare le sue dimissioni, perché non è possibile che vengano percepiti soldi pubblici da una persona condannata per corruzione come Galan”.

Condividi sui social

Articoli correlati