ROMA – Si è svolta questa mattina la riunione a Palazzo Chigi tra governo e sindaci sul Def e a detta del presidente dell’Anci Piero Fassino i fraintendimenti dei giorni scorsi sembrerebbero superati e ora potrebbero addirittura tradursi in soluzioni positive per i Comuni.
“Il presidente del Consiglio ha detto con molta chiarezza che allo stato attuale un testo del Def non esiste, esistono bozze di lavoro che non vanno assunte come decisioni adottate e che il Def che il governo si appresta a varare non prevede nuovi tagli a carico dei Comuni”. Così Piero Fassino, al termine dell’incontro. In ogni caso, aggiunge il sindaco di Torino, “il governo intende discutere a settembre quando bisognerà redigere la legge di stabilità proprio sulla base del Def”.
Insomma dalle dichiarazioni di Fassino sembrerebbe pace fatta tra governo e Comuni. L’incontro giudicato molto positivo è durato circa un’ora e mezza.
E’ stato “un incontro approfondito,- ha detto Fassino – un confronto franco e molto costruttivo che ha permesso di acquisire elementi di chiarimento, a partire dal fatto che l’Anci e il governo hanno riconfermato di voler continuare, come è stato in questi mesi, una relazione positiva per affrontare i problemi aperti con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise”.
Governo disponibile a soluzioni
Il governo si è detto disponibile a risolvere in maniera positiva il tema del calo di gettito per alcuni comuni dovuto al passaggio dall’Imu alla Tasi. “Sulla ricostituzione del fondo perequativo per i comuni abbiamo chiesto che non ci fosse una riduzione del gettito nel passaggio alle nuove aliquote da Imu a Tasi. E’ già previsto per mercoledì prossimo un incontro tra Anci e governo per definire una soluzione e un percorso che dia esito positivo a questo tema”.
L’Anci avanzerà al governo una proposta per “ridurre l’impatto dei tagli sulle città metropolitane”. Fassino spiega che i Comuni vogliono rispettare l’accordo sulle città metropolitane ma sottolinea che il taglio per Roma, Firenze e Napoli è “particolarmente oneroso”.
L’Anci non chiede “una ridefinizione di quell’accordo, ma chiede di ridurne l’impatto” finanziario. Fassino aggiunge inoltre: “Noi siamo uomini d’onore, quell’accordo che in Stato-Città abbiamo sottoscritto lo rispettiamo, vogliamo solo rendere l”impatto per queste tre città meno oneroso”.
Il presidente dell’Anci anticipa che la proposta potrebbe vertere sulla possibilità di “ripartire il taglio di 247 milioni sulle città metropolitane in modo diverso, questo dipende da noi e ne discuteremo tra poco. Se c’è un’intesa di questo genere questa è una proposta che può essere avanzata”, osserva Fassino.
Nessuno vuole toccare quell’accordo e quel taglio, ribadiscono i sindaci, il risparmio di 247 milioni resta un punto fermo, è però “una questione di buon senso e si possono trovare altri modi per compensare Roma, Firenze e Napoli per evitare che abbiano un impatto così duro. La questione è aperta”.
L’accordo della Conferenza Stato-Città che è stato sottoscritto la settimana scorsa riguarda tre questioni: il riparto del taglio di 1,5 miliardi di euro già previsti con la legge di stabilità dello scorso anno; il riparto della distribuzione del Fondo di solidarietà e il riparto dei tagli sulle 10 città metropolitane che, appunto, vale proprio 247 milioni di euro.