Chiuso Colosseo. Il governo approva decreto legge

FIRENZE – Si trascina ancora il caos “culturale” e la brutta immagine dell’Italia a causa della chiusura dei siti archeologici in tutta Italia. 

Il consiglio dei ministri, dal canto suo, ha approvato il decreto legge che inserisce l’apertura dei musei e dei luighi della cultura tra i servizi pubblici essenziali, come si apprende da fonti vicine al governo. Per il ministro Franceschini il decreto che abbiamo approvato oggi che aggiunge i musei e i luoghi culturali ai servizi essenziali “aveva i caratteri dell’urgenza e della necessità”. Lo dice il ministro alla fine del Cdm che ricorda i precedenti di Pompei: “è già capitato e sono annunciate altre assemblee, è un disagio per le file ma anche un danno di immagine gravissimo per l’Italia e per il lavoro che stiamo facendo”. 

“Con il dl nessuno attentato al diritto di sciopero, diciamo solo che i servizi museali stanno dentro i servizi pubblici essenziali”:  ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine del Cdm che ha approvato il dl che inserisce i beni culturali tra i servizi pubblici essenziali. “Pieno rispetto del diritto di sciopero – aggiunge Renzi -, ma non possiamo permettere che in Italia non siamo in grado di accogliere con un abbraccio i turisti che hanno fatto migliaia di chilometri e che non sanno cos’è un’assemblea sindacale”.  

Diversa la posizione dei sindacati: ”Le assemblee sindacali di questa mattina non si sono svolte solo a Roma, ma in diverse parti di Italia, a Firenze per esempio hanno ritardato l’apertura tutti i musei di Palazzo Pitti. I problemi sono di livello nazionale”.  Lo spiega il  coordinatore nazionale della Uil Beni Culturale Enzo Feliciani.

 Tra i problemi i sindacati annoverano “il salario accessorio che non viene versato da nove mesi, la riforma del ministero sulla riorganizzazione delle sovrintendenze che ha generato il caos, il personale insufficiente a garantire la funzionalità dei vari istituti e la non chiarezza delle competenze: ci è stato attribuito un organico totalmente insufficiente e stiamo chiedendo assunzione di personale che manca dappertutto”.

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