Migranti. Tragedia in Grecia, affogano 3 bambini

L’Ungheria chiude le frontiere

ROMA – Ancora una tragedia del mare nel Mediterraneo: un barcone si è capovolto al largo dell’isola di Kalymnos nell’Egeo, causando la morte di quattro persone, tre bambini e una donna. Lo riportano alcuni media internazionali citando fonti della Guardia Costiera greca. Altre undici persone sono state tratte in salvo.

Dall’inizio dell’anno, secondo l’Organizzazione internazionale delle Migrazioni (Oim), sono circa 300 le persone annegate nel Mar Egeo mentre cercavano di sfuggire a conflitti e poverta’ dei loro Paesi di origine.   Per quanto concerne invece il flusso migratorio via terra, questa notte l’Ungheria ha chiuso i confini con la Croazia per impedire l’accesso nel Paese ai migranti e  profughi richiedenti asilo. Zagabria ha invece annunciato che il  flusso di persone provenienti dalla Serbia verrà d’ora in poi indirizzato verso la Slovenia.

Il blocco si applica solamente ai migranti, in maggior parte  provenienti dal Medio Oriente, mentre secondo quanto hanno riferito  alcuni testimoni, il normale traffico al valico di confine di Beremend è rimasto inalterato. La Slovenia, in vista delle misure intraprese da Belgrado e Zagabria, ha reagito interrompendo già dalla serata di ieri il traffico ferroviario con la Croazia.

Nonostante il blocco, migliaia di migranti contuano comunque a riversarsi dalla Serbia in Croazia, sperando di raggiungere l’Europa occidentale. La Croazia ha sottolineato di voler reindirizzare i migranti verso la Slovenia che, a sua volta, ha però sospeso il traffico ferroviario regolare con la Croazia in previsione del flusso. 

Dopo la chiusura a mezzanotte della frontiera ‘verde’ fra Ungheria e Croazia, il flusso di migranti e profughi in marcia lungo la rotta balcanica e diretti in Europa occidentale comincia a dirigersi verso il confine sloveno. Come riferiscono i media, un primo autobus carico di migranti e’ giunto stamane al valico croato-sloveno di Gruskocje. Le autorita’ di Lubiana, in previsione di un accresciuto flusso di profughi, hanno deciso di sospendere il regolare traffico ferroviario con la Croazia, cosi’ che i migranti non possono viaggiare in treno. L’Ungheria, per ragioni umanitarie, ha fatto passare anche dopo la mezzanotte alcune centinaia di migranti giunti alla frontiera di Botov pochi minuti prima della chiusura con l’ultimo treno proveniente da Tovarnik. A bordo tante famiglie numerose, bambini piccoli, alcuni dei quali in precarie condizioni di salute. Sono regolarmente aperti al traffico automobilistico i valichi ufficiali di frontiera fra Ungheria e Croazia. Un mese fa l’Ungheria aveva sigillato al passaggio dei migranti l’intera frontiera di 175 km con la Serbia, provocando un cambio di itinerario del flusso di profughi.  

Condividi sui social

Articoli correlati