Migranti, 240 milioni nel mondo, 5 milioni in Italia

ROMA – Sono poco meno di 240 milioni i migranti nel mondo.

E’ quanto emerge dal Dossier statistico immigrazione 2015, a cura di Idos in partenariato con Confronti con la collaborazione dell’Unar, presentato a Roma questa mattina. Nel 2015, rileva il Dossier, i migranti nel mondo sono arrivati ad essere, secondo le proiezioni, almeno 237 milioni, aumentando specialmente in Europa e in Nord America. Movimenti migratori di una tale entità, osserva il Rapporto Idos, obbligano a riflettere sulle disuguaglianze che attraversano il pianeta: sono 1,2 miliardi le persone che sopravvivono con un reddito al di sotto di un dollaro giornaliero (Rapporto Undp). Del resto, ancora nel 2014 il 48,0% della ricchezza globale è concentrato nelle mani dell’1,0% della popolazione mondiale, il 46,5% è detenuto da un quinto di essa, mentre il restante 80,0% deve vivere con il 5,5% della ricchezza globale (Rapporto Oxfam). Inoltre, risultano accresciute le crisi politiche, militari e ambientali. I paesi del Nord del mondo, anziché farsi maggiormente carico dei flussi migratori, si preoccupano di chiudere le frontiere per bloccarli, spesso in aperta violazione delle disposizioni internazionali sull’accesso al diritto d’asilo, e a tal fine molti hanno persino costruito o progettato muri e recinzioni (almeno 65 nel mondo).

Indirettamente i migranti rimediano, almeno in parte, alle disparità economiche tra i diversi paesi con le loro rimesse: 436 miliardi di dollari inviati verso i paesi in via di sviluppo nel 2014 a livello mondiale (con un aumento annuale del 4,4%), di cui 5,3 miliardi di euro dall’Italia (rispettivamente, dati Banca Mondiale e Banca d’Italia). Nel 2014, per la prima volta, il numero mondiale di migranti forzati ha sfiorato i 60 milioni (59.965.888), per un aumento annuo di 8 milioni. Di essi, i due terzi sono costituiti da sfollati interni (38 milioni secondo il Norwegian Refugee Council) e il restante terzo da richiedenti asilo e rifugiati (rispettivamente 1,8 e 20 milioni), includendo tra questi ultimi anche 5,6 milioni circa di palestinesi (dal 1949 sotto il mandato dell’Unrwa). Il maggiore aumento, rileva ancora il Dossier, ha riguardato i richiedenti asilo (+54,3%) e i rifugiati (+22,9%). Nel 2015 la Siria è divenuta il principale paese di origine di questi ultimi (3,9 milioni, da aggiungere ai 7,6 milioni di sfollati interni), superando l’Afghanistan (2,6 milioni) e la Somalia (1,1 milioni). Inoltre, avverte il Rapporto, in prospettiva l’Africa, dove 21 Stati sono alle prese con guerre e conflitti interni, a metà secolo raddoppierà la sua popolazione e, con 2,5 miliardi di abitanti, sarà quasi cinque volte più popolosa dell’Unione europea, che però già ora gode di una ricchezza più di tre volte superiore.  

La situazione italiana

L’Italia è uno dei grandi paesi europei di immigrazione, con 5.014.000 stranieri residenti alla fine del 2014 (incremento di 92.000 unità rispetto all’anno precedente), mentre i cittadini italiani all’estero, aumentati di 150.000 unità, sono 4.637.000. Il sistema di accoglienza italiano per i richiedenti e i titolari di protezione internazionale è frammentato e comprende: 4 Centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa); 10 di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e di accoglienza (Cda); la rete Sprar (Sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo) e le strutture di accoglienza temporanea (Cas). In particolare, le persone accolte dalla rete Sprar sono passate da 7.823 nel 2012 a 22.961 nel 2014, mentre a giugno 2015 tale rete accoglieva solo il 25% dei 78mila richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, il 62% dei quali stava in strutture di accoglienza temporanea. 

Inoltre, il Dossier ha stimato in 5.421.000 persone la presenza straniera regolare complessiva, includendovi anche i soggiornanti non comunitari in attesa di registrazione anagrafica. Gli stranieri residenti in Italia per oltre la metà sono cittadini di un paese europeo (oltre 2,6 milioni) e per poco meno del 30% provengono da un paese dell’Ue (1,5 milioni). La collettività più numerosa è quella romena (1.131.839), seguita dai cittadini dell’Albania (490.483), del Marocco (449.058), della Cina (265.820) e dell’Ucraina (226.060). 

Secondo la stima del Dossier, che dal 1991 fotografa l’immigrazione nel nostro Paese, i cristiani sono quasi 2 milioni e 700mila e i musulmani più di 1 milione e 600mila (meno numerose le altre comunità religiose). Nel 2014 le persone di cittadinanza straniera intercettate dalle forze dell’ordine in condizione irregolare sono state 30.906 (dati del Ministero dell’Interno) e di esse il 50,9% è stato effettivamente rimpatriato (15.726). Gli arrivi via mare di profughi e altri migranti sono stati oltre 170.000. Le richieste d’asilo sono state 64.625 nel 2014 e 30.535 nei primi sei mesi del 2015. Nel giugno 2015 i migranti accolti erano 78.484 di cui 19.716 

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