Sinistra italiana e Renzi. E’ già scontro

Foto di Luciano Di Meo

Foto di Luciano Di Meo

ROMA – Dopo ventiquattr’ore dalla nascita al teatro Quirino del gruppo parlamentare di sinistra italiana lo scontro rimane più vivo che mai.

Da una parte la nuova formazione di 41 deputati pronti a costituire un nuovo soggetto politico, dall’altra un Matteo Renzi agguerrito e offeso con fedeli al seguito. Ed è il premier in persona a replicare agli attacchi di ieri che lo hanno bollato come il simbolo di una sorta di “Happy days”.

“Quelli di Sinistra italiana – replica un Renzi lapidario – non li considero nemici del popolo, come io non vorrei essere considerato un attentatore della democrazia. Sono dei nuovi competitor, quindi li rispetto e non li prendo sottogamba. Detto questo, è evidente che anche la loro iniziativa è il prodotto di una sconfitta, e che quel che accade è una riedizione di quanto già avvenuto in passato a sinistra, con Bertinotti prima e con Vendola poi…”.

“Certa sinistra – aggiunge – ha passato un anno ventre a terra contro di me e contro il governo: non c’era piazza dove la Fiom non mi aspettasse per chiedere lavoro, in Parlamento hanno fatto aventini e votato contro ogni nostro provvedimento, sono stato accusato di attentare alla democrazia, e secondo alcuni ci sono stati più attentati che giorni di pioggia…, e hanno messo in campo uno sciopero generale come non ne facevano da anni… Quando attaccano ‘Happy Days’ non lo fanno perché si sentono lontano da Fonzie, ma perché si sentono lontani dalla felicità. Senza scomodare la costituzione americana e la filosofia politica, io invece credo che la felicità sia l’orizzonte politico da dare agli italiani”.

Contrattacco tempestivo di Nicola Fratoianni: “Il presidente del Consiglio protempore e segretario del Pd ci accusa di delirio. Addirittura un delirio onirico. Sarà. E capisco anche l’agitazione di Renzi e dei solerti ed accomodanti pasdaran a cui  però consiglierei più equilibrio”. “Eppure a noi – continua Fratoianni –  l’unico delirio, e per di più onirico, sembra quello di un governo che si definisce di sinistra e che cambia la Costituzione grazie a Verdini, rilancia il Ponte sullo stretto con Alfano e alza a 3000 euro la soglia sul contante. Ognuno del resto sceglie la sua strada, per Renzi la strada va a destra. Auguri. Noi andiamo a sinistra“.

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