Allarme Smog. E’ scontro politico. Istituto Sanità, basta palliativi

ROMA – Continua l’emergenza smog, specie nelle grandi città italiane come Roma e Milano e la polemica sull’inquinamento che ha raggiunto livelli pericolosissimi. Ormai tra quotidiani blocchi  della circolazione in diverse città, i disagi per i cittadini, i danni economici ma, soprattutto, i rischi per la salute, stanno diventando terreno di scontro tra sindaci e amministratori locali – come a Milano tra il  primo cittadino, Giuliano Pisapia e il presidente della Lombardia,  Roberto Maroni.

Un copione che si ripropone anche a livello nazionale con Beppe Grillo, che punta il dito contro l’inerzia del governo, causa –  sostiene il leader M5S – di un aumento verticale delle morti causate dall’inquinamento. Si difende il ministro dell’Ambiente Luca Galletti, preannunciando una serie di misure che però avranno efficacia solo in  termini di medio periodo.

In questa vigilia movimentata, ieri Matteo Renzi, in una news diffusa da palazzo Chigi, ha rivendicato punto per punto i 15 obiettivi  realizzati dal suo governo: riforme, pil positivo, riduzione delle  tasse, occupazione in crescita e nuovo protagonismo internazionale c’è da immaginare che saranno i temi sui quali il premier con tutta  probabilità insisterà domani, alla conferenza stampa di fine anno.

Le targhe alterne non servono

“Basta soluzioni tampone. Siamo di fronte a un grave problema di sanità pubblica. E’ a rischio la nostra salute. Il Governo dovrebbe intervenire con un piano strutturale”. E’ quanto afferma invece Walter Riccirardi, presidente dell’Istituto superiore di Sanità: “Non saranno sufficienti pochi giorni di pioggia per risolvere la crisi”.Lo smog “sta creando problemi gravi di salute e  le targhe alterne non bastano se il probbedimento non è accompagnato da altre misure incisive. Mi riferisco all’incentivazione del trasposrto pubblico, alla chiusura degli impianti di riscaldamento nelle scuolte durante il periodo festivo, alla collaborazione dei cittadini nell’utilizzare le caldaie per un numero limitato di ore e con un grado in meno di temperatura. Il primo responsabile dello smog però rimane il traffico in una percentuale pari al 50 per cento a Milano e al 70 per cento a Roma”. E in questo le grandi capitali europee “sono sicuramente più avanti di noi dal punto di vista delle contromisure”, dal divieto di ricolazione per mezzi più inquinanti di Parigi alla “congestion charge” di Londra: “più efficace” delle targhe alterne sarebbe “il blocco totale, impopolare in una città chenon ha mai investito sui trasporti pubblici e dove lasciare la macchina in garage diventa una buona azione civica spesso inattuabile visto che la rete di bus e metro è carente”. 

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