Unioni civili: le piazze italiane scuotono le coscienze. LE FOTO

Foto di Aldo Feroce

Foto di Aldo Feroce

ROMA – Migliaia di cittadini e militanti del mondo lgbt oggi hanno riempito circa 100 piazze in Italia per chiedere l’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni civili.

Un appuntamento di portata nazionale, tenutosi sotto lo slogan ‘Svegliatitalia’, che nelle intenzioni degli organizzatori ha inteso “dare forza al traguardo dell’uguaglianza” in vista del dibattito al Senato sulle unionicivili. L’Arcigay senza timore di smentita parla di “giornata storica per questo Paese, una mobilitazione vastissima che si è nutrita del desiderio e dell’entusiasmo di tante e di tanti che hanno a cuore il valore dell’uguaglianza”.

La mobilitazione è stata davvero capillare: da Aosta a Ragusa, da Torino a Roma, dove alla prima firmataria del ddl, l’esponente dem Monica Cirinnà, è stato tributato una vera e propria ovazione nel momento in cui ha preso la parola. Ma i militanti lgbt si sono fatti sentire anche oltre confine, com’è accaduto a Londra, Copenaghen, Berlino, Francoforte, Boston, Bruxelles, Dublino, Limerick, Vienna e Monaco.

I manifestanti romani che si sono riuniti numerosi al Pantheon hanno accolto con affetto Monica Cirinnà, applaudendola oltremodo quando la parlamentare dem ha esortato: “vogliamo che l’Italia diventi finalmente civile; questa è la legge del Pd e non di Monica Cirinnà”, per questo “non ci fermeremo sulla via della lotta per i diritti”. Tra i presenti anche il presidente del Pd Matteo Orfini, per il quale “la bellissima piazza di oggi ci ricorda che l’Italia è in ritardo, ma – ha assicurato – il Pd è impegnato in prima persona per colmarlo”. Al Pantheon c’era anche Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri: “il ddl è un provvedimento civile e liberale e ritengo che chiedere un voto segreto su questo tema – ha attaccato – rappresenti in realtà la volontà di alcuni politici di nascondersi, perché a mio giudizio è evidente che su una scelta così importante sarebbe invece utile, a livello parlamentare, contarsi”. Oltre alla gente comune e a vecchi e nuovi militanti, a fianco del mondo omosessuale oggi sono scesi anche politici e rappresentanti degli enti locali.

 

FOTO DI ALDO FEROCE

 

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