Terremoto. Una notte di paura, migliaia gli sfollati

ROMA — E’ stata un  notte di paura quella che hanno vissuto molti cittadini delle Marche e dell’Umbria.

La terra ha continuato a tremare dopo le due violente scosse di terremoto che hanno provocato l’apertura di una nuova faglia nel Centro Italia.  “La notte è trascorsa in un silenzio assordante – racconta il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci – lo sguardo perso nel vuoto, mentre lo sciame sismico continua”. 

Infatti, dopo la prima forte scossa di magnitudo 5,4 registrata alle 19.10 di ieri che ha avuto come epicentro l’area tra Macerata e Perugia, si sono registrate circa una sessantina di nuove scosse di diversa intensita’, tra tutte quella delle 21.18 un evento di magnitudo 5.9 e alle 23.42, una scossa di magnitudo 4.6. Il campanile di Camerino e’ crollato, mentre il centro storico di Visso e’ inagibile. In questa cittadina maceratese gli abitanti hanno passato la notte in auto o nei prefabbricati costruiti per il sisma del 1997.

Fortunatamente non c’è nessuna vittima, se non un uomo morto per infarto a Tolentino,  qualche ferito lieve e complessivamente migliaia di sfollati, come conferma  Cesare Spuri, direttore della Protezione Civile delle Marche. ll bilancio delle strutture invece parla di danni ingenti su alcuni edifici e crolli nei centri storici dei comuni piu’ colpiti. 

Intanto oggi partono  i sopralluoghi con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, che sono in viaggio verso le zone devastate dal sisma, “capiremo le   soluzioni migliori” per l’assistenza alla popolazione, aggiunge Spuri.  

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